GdS – Mihajlovic: “Inter parte della mia vita. Mancini? Ci legano stima e affetto ma domenica voglio i 3 punti”

A tutto Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo attualmente alla Sampdoria si è concesso in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha trattato i temi più disparati anche se orientati alla sfida fra il suo presente e il suo passato, ossia Sampdoria e Inter, in programma domenica sera allo stadio Luigi Ferraris.

Ecco alcuni stralci della rosea in cui Miha parla anche in riferimento al proprio passato nerazzurro e all’attuale situazione della squadra milanese:

SAMP-INTER – “Aspetto questa partita come fosse una finale, come sempre. Trovare in ogni gara le massime motivazioni possibili. Se poi si parla di sfidare l’Inter, essendo in corsa per l’Europa, se a qualcuno dei miei mancano le motivazioni, allora gli consiglio di cambiare mestiere. E se me ne accorgo invece che al Ferraris domenica lo mando a giocare ai giardinetti”.

PRIMA SFIDA VS MANCIO – “Magari ci verrà da ridere. Possiamo essere avversari solo per 90 minuti, ci lega affetto, stima e da parte mia riconoscenza. Ma domenica voglio i tre punti”.

ALTRO EX DI LUSSO, ETO’O – “Eto’o non si discuteva per tutto quello che ha fatto e ha vinto. E per la classe cristallina che non conosce il tempo. Il problema era semmai la condizione fisica e la sua disponibilità a calarsi in una realtà diversa per i suoi standard come la Samp e con un tecnico esigente come me… Il tempo di abituarsi e sta diventando il valore aggiunto che speravamo potesse essere. Dopo la sfida di Roma in cui ha fatto anche il terzino mi ha detto sorridendo: mister, mi sto sacrificando come ai tempi dell’Inter… E io lo apprezzo perché con Mourinho aveva 29 anni, ora ne ha 34”.

INTER FUORI DALL’EL – “Il gol iniziale ha condizionato la partita, l’Inter ha perso sicurezza ed è stata tutta una salita. Dispiace anche perchè una squadra fischiata dal proprio pubblico fa sempre effetto. Ma quando le cose non vanno è così dappertutto: i tifosi hanno il diritto di esprimere la propria delusione”.

PASSATO NERAZZURRO – “L’Inter resta una parte importante della mia vita di uomo, calciatore e tecnico, lo sanno tutti. Ma è il passato: sono concentrato solo sulla Samp”.

SOGNO DI ALLENARE L’INTER – “Il mio sogno è vincere e affermarmi come tecnico. Poi credo che a tutti piacerebbe un giorno allenare una squadra dove si è giocato e vinto. Ma se aspettassi solo Inter o Lazio, oltre al rischio di diventare vecchio, limiterei la mia crescita di uomo e allenatore”.

 

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