GdS- Inter, dalla grande rimonta al grande flop

Doveva essere la notte della grande rimonta invece per l’Inter è stata la notte del grande flop.

La stagione dell’Inter come scrive La Gazzetta dello Sport è paragonabile al progetto di una Formula Uno, quando la macchina attuale non va si pensa allo sviluppo di quella dell’anno successivo senza dar troppo peso a quello che succederà nella corrente stagione.

Rispetto al Milan, per esempio, l’allenatore per l’anno prossimo l’Inter lo ha già e il progetto resta immutato, c’è da cambiare una mentalità difensiva che lascia la porta al Wolfsburg in ogni ripartenza subita, segno che i meccanismi dietro sono da registrare, se non da azzerare e rifare tutto da capo.

La promozione del Wolfsburg non è mai messa in dubbio, Caligiuri spegne da subito l’entusiasmo di San Siro, Palacio riaccende la speranza ma, quando ormai nessuno ci crede più, Bendtner chiude i giochi con le azioni tipiche che hanno fatto la fortuna dei tedeschi.

Senza Shaqiri l’Inter si trasforma in un 4-4-2 ma le due ali sono in realtà due trequartisti, Kovacic ed Hernanes, che non hanno né la corsa né l’abilità della doppia fase a protezione di difesa e impostazione per l’attacco, mandando cosi a nozze De Bruyne che non crede a tanto spazio.

L’altro cambio, D’Ambrosio per Campagnaro, sigla definitivamente la fine dell’avventura del’argentino con l’Inter, peggiore in campo pasticcia più volte e regala sempre troppe occasioni che solo un Dost in formato “letargo” non sviluppa.

All’Inter resta cosi programmare quello che verrà, sistemare il telaio per le gare dell’anno prossimo, sperando che il gap con le grandi non aumenti per le sanzioni del Fair Play Finanziario.

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