Vidic-Inter, a giugno sarà addio: amore breve e per nulla intenso

L’amore tra Vidic e l’Inter sembra non essere mai effettivamente sbocciato. Fin dalle prime partite (quando sulla panchina nerazzurra c’era Mazzarri e il serbo veniva schierato come titolare in tutte le partite) non ha esaltato la tifoseria: nel primo match di campionato si fa espellere per un applauso al direttore di gara; la partita successiva (dopo aver scontato il turno di squalifica) è contro il Palermo, e una sua papera regala un gol ai rosanero (il match sarà poi pareggiato 1-1 grazie ad un bel gol di Kovacic).

Di lì in poi prestazioni comunque opache, fino all’arrivo di Mancini, dove la situazione è addirittura peggiorata. Il tecnico jesino non lo ha mai visto come un vero titolare, e le prestazioni poco positive hanno reso la situazione ancora più dura per il serbo. Poi, la discussione tra l’agente del giocatore e il tecnico interista: Mancini, dopo la partita col Wolfsburg, dice che bisogna avere il coraggio di giocare la palla in avanti (riferendosi al gol del 2-1 dei tedeschi, dove Vidic passa la sfera a Carrizo, da lì l’errore del portiere); in seguito, l’agente afferma che il rapporto tra Vidic e Mancini è pessimo e che le critiche nei confronti di Vidic (sia col Wolfsburg ma anche in generale) sono vergognose. La palla torna a Mancini, che dopo Inter-Cesena (Vidic non era nemmeno in panchina per un attacco influenzale), afferma: “L’agente di Vidic? Non so neanche chi è, se ha qualcosa da dirmi lo dica a me“.

Tutto ciò fa supporre che il rapporto tra la società nerazzurra e l’ex Manchester United sia ormai agli sgoccioli, per la gioia (probabilmente) di entrambe le parti.

 

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