GdS – Mudingayi e l’Inter: “Peccato non aver avuto una seconda chance”

La sfida di domani sera col Cesena sarà l’occasione per Gabi Mudingayi di ricalcare il prato di San Siro dopo la parentesi nerazzurra tra il 2012 e 2014 con sole 10 presenze.

A La Gazzetta dello Sport Mudingayi parte subito ammettendo “Non scrivete che giocherò a San Siro col dente avvelenato perché io dell’Inter conservo solo bei ricordi e sono tuttora in ottimi rapporti con i miei ex compagni”.

Il 33enne mediano congo-belga racconta del perché non ha sfondato tra i nerazzurri: “Sono arrivato in un grande club a 31 anni ma non ho potuto godermi questa gioia a causa degli infortuni, prima una lesione legamentosa e poi la rottura del tendine d’Achille che mi ha messo fuori squadra per cinque mesi”.

Al suo ritorno qualcosa nell’Inter era cambiato: “Mi aveva fortemente voluto Stramaccioni ma con Mazzarri è cambiato tutto, lui aveva in testa una squadra nella quale non c’era posto per me, dopo un confronto mi disse che sarebbe arrivato il mio momento ma io arrivavo dal secondo infortunio e avevo Cambiasso davanti a me, ho lavorato tanto ma non mi è stata mai concessa una nuova chance”.

Il sogno Cesena si è concretizzato per Mudingayi dopo che da svincolato aveva provato un ritorno sul campo con gli spagnoli dell’Elche che per problemi di tesseramento hanno lasciato il mediano senza squadra prima della chiamata di Foschi e la possibilità di giocare con gli emiliani.

So quello che mi aspetta ma non voglio mollare sto bene e non mi sento vecchio, ma se mi chiedete se si può giocare senza divertirsi io rispondo che nello stesso contesto la differenza tra Cristiano Ronaldo e Mudingayi è che CR7 va al campo per giocare, io per lavorare”. Mai le parole di Ligabue “Una vita da mediano” son state più azzeccate.

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