Sulla scia della poco felice uscita del vate del calcio Arrigo Sacchi: “Ci sono troppi ragazzi di colore nei nostri vivai…” e delle parole, che volevano stemperare la tensione, dell’amico e plurivincente allenatore dei Blancos Carlo Ancellotti: “Arrigo non ti preoccupare, molti nemici, molto onore…“, non poteva mancare anche Paolo Bargiggia.
Il noto giornalista di Mediaset ieri sera, alla sconfitta della Primavera milanista ad opera dei ragazzi di mister Vecchi, twittava: “Inter vince derby Primavera con 6 stranieri a 1 in campo. Vittoria inutile per futuro calcio italiano. Discutibile entusiasmo dirigenti“.
Per cercare qualche applauso od ottenere pochi ed effimeri consensi in un clima di populismo sempre più imperante nel nostro paese, il giornalista e molti addetti ai lavori si dimenticano anche alcuni particolari.
Nel vivaio dell’Inter è cresciuto il bomber più forte che l’Italia ha da 15 anni a questa parte: Mario Balotelli.
Non solo. A breve, il titolare sulla corsia di difesa destra o sinistra a seconda di ciò che sceglierà il ct azzurro Antonio Conte, sarà un certo Davide Santon, al momento il più forte ed in forma terzino italiano a disposizione.
Sì, il vivaio dell’Inter ed il campionato primavera, tutto, non è finto come scrive sempre il giornalista Bargiggia, ma è reale e soprattutto fondamentale per il movimento del calcio italiano ed europeo.
Ci vuole più rispetto.
