GdS – Thohir: ”San Siro deve tornare a far paura”

Il presidente dell’Inter torna a Milano per assistere al match in programma stasera contro il Celtic valevole per il passaggio agli ottavi di finale di Europa League. Si parte dal 3 a 3 di una settimana fa a Glasgow e gli ultimi risultati positivi dei nerazzurri spingeranno circa 45 mila spettatori al Meazza per una gara fondamentale per il proseguimento degli obiettivi stagionali degli uomini di Roberto Mancini.

Erick Thohir è sbarcato nel capoluogo milanese ieri di prima mattina e ha svolto una giornata molto lunga e ricca di impegni. Prima l’incontro in sede con Inter Accademy di Giappone e Miami, subito dopo Inter Forever (altro progetto a cui tiene molto), per poi passare ad Appiano Gentile nel pomeriggio e cenare con la squadra al gran completo ed infine trasferirsi a salutare i ragazzi della Primavera a cena in centro città per festeggiare la vittoria del Viareggio.

Intercettato da Inter Channel, il presidente ha fatto il punto su Prima squadra e Primavera: ”Stasera sarà una sfida importante e vorrei vedere un grande attaccamento da parte dei tifosi. San Siro è la nostra casa e gli avversari devono avere paura a giocare qui con il pubblico che dovrà rappresentare il dodicesimo uomo in campo. Mancini è un grande allenatore e la squadra è in crescita, mi aspetto tanto già da questa stagione. Il Viareggio dei ragazzi? E’ un grande motivo d’orgoglio averlo vinto, vuol dire che tutti stiamo lavorando bene e questo successo ci spinge a dare ancora di più nel tempo”.

Il presidente rimarrà fino a fine settimana a Milano per discutere su vari punti con la società. Dal CDA di venerdì per la nomina del consigliere fino ad arrivare a punti economici. Da discutere in questi giorni il contratto con Pirelli per le prossime stagioni, la questione stadio e il punto più spinoso che riguarda il fair play finanziario da parte dell’UEFA. Arriverà infatti una proposta di sanzione entro inizio Marzo e le voci che circolano e di una multa che si aggira sui 7 milioni di euro a cui dovrà aggiungersi un ‘castigo’ sportivo che andrebbe dalla riduzione della rosa nella prossima stagione europea fino al blocco del mercato. Soltanto dopo l’ufficialità l’Inter valuterà se andare a Nyon per negoziare.

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