Il tesoro dell’Inter nelle giovani promesse

Cagliari-Inter di ieri sera è stata anche l’occasione per la società nerazzurra di vedere all’opera due giovani promesse nerazzurre ora nell’isola, Lorenzo Crisetig e Samuele Longo.

Crisetig, classe 1993, sta arricchendo il suo bagaglio tecnico, nonostante le azioni sarde spesso nascono da episodi singoli più che da un gioco ben costruito. In ogni caso l’esperienza a Cagliari prima con Zeman e poi con Zola sta facendo maturare un sicuro talento che nell’isola, lo ricordiamo, è in prestito dall’Inter con i rossoblù che hanno un diritto di riscatto.

Giramondo e talento mai espresso, Samuele Longo si sintetizza cosi ma il suo ingresso in campo ieri ha dato vivacità al reparto offensivo del Cagliari, facendo a spallate da solo contro Vidic e Juan Jesus, peccando di freddezza davanti a Carrizo prima e castigando poi il portiere argentino in occasione del 2 a 1. Utilizzato poco negli anni dopo la Primavera interista per Longo, classe 1992, si sono aperte le porte dell’Espanyol dove ha lasciato buoni ricordi e successivamente Verona, Rayo Vallecano e Cagliari, voluto da Zdenek Zeman che non ha fatto in tempo a forgiare un attaccante di sicuro avvenire.

Longo e Crisetig sono la risposta a chi teme che i talenti appena ammirati al Viareggio possano essere bruciati o utilizzati in sciagurate mosse di mercato, vedi Bonucci e Destro, con la sicurezza che giocando in Italia possano poi tornare alla casa madre per essere i top player del futuro, ed in quest’ottica pensiamo al prestito estivo di Federico Bonazzoli alla Sampdoria, a George Puscas stabilmente in prima squadra con Mancini ed in futuro a Boris Rapaic.

Rientra nel discorso anche Davide Santon, il bimbo prodigio dell’Inter di Mourinho ora è un giocatore maturo, che soffre ma non molla, a riprova che i talenti della Primavera interista sono il vero, immenso, tesoro dell’Inter che in tempi di Fair Play finanziario si ritrova tra le mani uno dei settori giovanili più forte d’Italia.

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