Inter, come impostare la gara di ritorno con il Celtic?

Sebbene nel day-after sia ancora amaro il ricordo della partita di ieri fra Celtic e Inter, in realtà i nerazzurri hanno ancora il destino pienamente nelle loro mani. Sicuramente in questo momento si poteva parlare di una qualificazione quasi scontata se non vi fossero state quelle amnesie al 25′ e al 93′ che hanno portato gli scozzesi tre volte al gol ma si sa che l’Inter non può mai minimamente cullarsi perchè anche un 3-0 a favore sarebbe in grado di trasformarsi in un risultato insidioso.

Del resto anche se il gol firmato da Guidetti in pieno recupero ha riacceso le speranze dei Celts di passare il turno, comunque la squadra di Deila avrebbe dovuto giocare il ritorno a San Siro con l’intenzione di vincere anche senza la rete dell’attaccante svedese dalle chiare origini italiane nonostante in quel caso sarebbe servita una vittoria con due gol di scarto.

L’aspetto che forse deve mettere l’Inter più in allerta è proprio l’inerzia con cui si arriverà alla partita di ritorno in qui gli scozzesi saranno in fiducia grazie al pari casalingo agguantato in extremis mentre i nerazzurri conserveranno comunque il rimpianto di non aver saputo gestire una vittoria che sembrava più che alla portata. 

In realtà prima della gara di ritorno comunque la formazione di Roberto Mancini dovrà comunque disputare la trasferta di Cagliari in programma lunedì e quindi lo spirito con cui i nerazzurri arriveranno alla sfida contro il Celtic sarà sicuramente molto influenzato dall’esito gara in Sardegna, peraltro non semplice. Senza dubbio il modo migliore per approcciarsi alla partita di giovedì prossimo sarà quello di non pensare al risultato dell’andata che per quanto sia oggettivamente positivo lascia sempre spazio a eventuali pericoli.

Mancini farà di tutto per stimolare i giocatori a scendere in campo con la stessa voglia messa in atto ieri nei primi 20 minuti del Celtic Park con l’intenzione di aggredire subito gli avversari e attaccare gli spazi per chissà, cercare di segnare il prima possibile e affievolire i desideri di rimonta della formazione scozzese. 

Sarà sicuramente da evitare quell’atteggiamento molle e quasi indolente che ha l’Inter quando sa di partire da una situazione di vantaggio e probabilmente proprio la beffa subita ieri nel finale potrà rappresentare una scossa per voler dimostrare la propria netta superiorità tecnica e chiudere il prima possibile il discorso qualificazione pur mantenendo dal primo all’ultimo minuto la massima concentrazione a prescindere dal risultato. Perchè l’Inter ha sempre insegnato di esser capace di tutto, nel bene e ahimè anche nel male.

 

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