Brilla la stella Shaqiri: Mancini lo preferisce a Podolski in Europa League e non sbaglia

L’acquisto più prestigioso della sessione di mercato invernale sta confermando pienamente le aspettative di Mancini, della società e dei tifosi.

Xherdan Shaqiri, l’uomo giunto all’Inter con pochi minuti nelle gambe, è adesso in una forma smagliante da fare invidia al compagno di squadra Podolski, estromesso dalla lista Uefa proprio per far posto allo svizzero. E la fiducia che Mancini ha riposto nel talentuoso ventiduenne sembra stia dando i suoi buoni frutti.
Protagonista assoluto del match Celtic – Inter, mostra grinta e personalità da vendere, oltre che un talento rimasto troppo tempo nascosto dietro panchina di Monaco. Xherdan fa impazzire gli avversari, grazie alla sua velocità di pensiero e di esecuzione. Quella velocità che sembra mancare all’altro neoacquisto interista, Lukas Podolski. Anche il tedesco era rimasto fermo ai box per mesi ma, a differenza del numero 91, fatica a riprendere i ritmi di una volta. Certo, ha sette anni in più di Shaqiri, ma non sono una giustificazione valida per un attaccante che ha mostrato grande tecnica e freddezza davanti alla porta avversaria. Voglia di fare e spirito di sacrificio non gli mancano ma, fin’ora, è mancato quel guizzo in più che ieri notte ha illuminato Glasgow. Mancini lo sta impiegando nel ruolo che preferisce, quello di esterno offensivo ma, salvo alcune sporadiche giocate, non è mai risultato pericoloso.
Shaqiri la spunta anche sul computo delle reti segnate: 3 gol per lui, a segno in tutte le competizioni (Coppa Italia, campionato ed Europa League), contro le 0 reti di un Podolski troppo spento in un’Inter che, invece, sta pian piano ingranando.

Potrebbe trattarsi di un problema di ambientamento o di abitudine agli schemi del Mancio, potrebbe trattarsi di problemi legati al recupero di una condizione fisica forse ancora lontana. Un mese è un termine troppo breve per sentenziare su un giocatore del suo livello, ma per ora Mancini ha avuto ragione a preferirgli il più brillante Shaq.

 

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