Il giorno della rassegnazione

Quarta sconfitta della gestione Mancini, seconda consecutiva, ennesima della stagione, con conseguente sorpasso in classifica del Sassuolo e abbandono definitivo di ogni speranza di raggiungere il terzo posto. La sconfitta patita quest’oggi รจ una sentenza che si abbatte come un tornado sulla squadra nerazzurra: si abbatte sulle motivazioni, sul carattere, sull’unitร  di gruppo, sulla classifica e sullo spirito. E’ difficile da pensareย che un club di tale blasone non riesca a vincere tre partite di fila da un anno e mezzo, che non abbia mai avuto la costanza di fare un filotto di risultati utili. Aldilร  di eventuali carenze passate o attuali della rosa, di moduli e allenatori vari, quello che sta mancando da troppo tempo รจ la forza mentale:ย ormai l’Inter sembra un gruppo assortito di giocatori individualmente dotati, ma a cui manca un amalgama vincente, lo scatto mentale che permetta di venir fuori da una situazione di assoluta mediocritร . Pochi anni fa determinate partite venivano affrontate e superate in scioltezza, senza nemmeno premere troppo sull’acceleratore. Oggi il tifoso nerazzurro non puรฒ nemmeno pensare per un istante che una sfida, sulla carta semplice, sia un ostacolo facile da superare e cosรฌ un Zazaย si trasforma in Ibrahimovic, un Moretti in Nesta e un Pucciarelli in Eto’o (seppur tutti e tre con doti importanti). Nel frattempo, perรฒ, le trasformazioni che tanto si attendono sul Naviglio stentano ad arrivare. L’evoluzioni di Kovacic da anatroccolo in cigno รจ in fase di stand-by, Guarin รจ ormai atteso invano da circa tre anni, Hernanes รจ passato dall’essere uno dei centrocampisti piรน decisivi del campionato a panchinaro, Ranocchia รจ un leader volenteroso ma ancora incapace di trascinare, forse oppresso dalla fascia appartenuta a Zanetti e a un numero abituato a stare sulla schiena di un certo Materazzi. Proprio come il Milan, la squadra รจ stata privata all’improvviso di tutti quei giocatori che, nonostante l’etร , avevano il carisma e lo spessore necessario per non far affondare la barca. Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito sono stati epurati tutti insieme ed ora nello spogliatoio non c’รจ alcun giocatore, la cui personalitร  possa imporsi ย sugli altri. Dodรฒ, Jesus, Kovacic e Icardi sono dei giovani talentuosi, portano freschezza e qualche giocata, ma non sono in grado di trascinare i compagni fuori da una situazione del genere. Una situazione catastrofica: piรน che alla Champions, si pensi alla salvezza. Se non ci si impone con Sassuolo e Empoli, si puรฒ pretendere di fare Coppa Italia ed Europa League nel migliore dei modi? No.

Perciรฒ, anima e cuore in pace: l’Inter e la vittoria sono ancora distanti dal tornare ad essere un binomio indissolubile. La rassegnazione e il realismo prendano ora il posto di ogni ottimistico desiderio.

 

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