Quella che mister Mancini sta operando ad Appiano dal giorno del suo arrivo è una vera e propria rivoluzione.
Si tratta di una rivoluzione mentale, come confermano gli stessi giocatori tra cui Handonovic e Kovacic, un approccio alle partite da grande squadra, un esempio su tutti : fino a qualche mese fa, finito il match contro la juve, avremmo sentito solo parole d’elogio e di “vittoria”, le prime parole del tecnico jesino sono state: “Sono deluso per non aver preso i tre punti“.
Una rivoluzione di gioco, la squadra si è dimostrata più corta e molto più offensiva, con un pressing già sulla trequarti e con il coltello fra i denti.
Una rivoluzione di uomini ed entusiasmo, Mancini ha detto in modo chiaro che senza giocatori buoni non si vince. Detto fatto, Ausilio sembra aver recepito alla lettera il messaggio. L’entusiasmo è esploso tra i tifosi e non solo, il presidente Erik Thohir è decisamente euforico e su di giri, forse anche per quel carisma che ha il nuovo tecnico, capace di tagliare di netto con il passato e prendere decisioni che in pochi prenderebbero – vedi Osvaldo.
Come riporta la Gazzetta dello Sport: “I prossimi step nerazzurri riguarderanno la terra di mezzo: centrocampisti. Due, possibilmente, ai quali faranno posto tre uomini in uscita (M’Vila seguito dal Qpr, Krhin e probabilmente Kuzmanovic cercato dall’Amburgo): in cima alla lista, si sa da giorni, c’è il brasiliano con passaporto italiano Lucas Leiva del Liverpool. Il Liverpool chiede soldi, il club nerazzurro vorrebbe basare il tutto sul prestito con diritto di riscatto anche se non è da escludere che possa essere versata una quota più un giocatore. Di certo Leiva è in pole position, è il prescelto. A seguire, Thiago Motta, in rotta col Paris Saint Germain: l’ex nerazzurro sarebbe un gradito ritorno ed è considerato da Mancini l’espertone ideale per far girare tutto l’impianto di gioco che ha in mente. C’è sempre sullo sfondo Lavezzi: è fin troppo vociferato il desiderio di Mancini, quello di poter avere pure lui in una «rosa» che non vedrà più Osvaldo. Su Lavezzi l’Inter sta sempre lavorando: e non va escluso nulla, nemmeno Afellay che a suo tempo venne offerto, come il centrocampista Capoue. E Diarra? In attesa. Più lontane le idee Mario Suarez e Paulinho“.
La rosea non esclude neppure un cambio in difesa: “La squalifica di Juan Jesus (per il quale verrà fatto ricorso) ha creato un bel problema: Vidic non gioca da due mesi, poi è vero che ci sono Campagnaro e Andreolli, ma affrontare 3/4 partite senza un centrale titolare è un azzardo che potrebbe rivelarsi grosso. E allora — in attesa di capire se il City accetterà l’offerta dello Schalke 04 per Nastasic — ecco ancora una volta la voce Heurtaux (Udinese) ma anche quel la legata a Fabian Schär (Basilea, scadenza 2015 ma opzione per il 2016)“.
Una vera e propria rivoluzione appunto, ha giudicare dal lavoro del sempre più apprezzato Ausilio e dalle pagine dei quotidiani l’Inter sembra davvero scatenata e pronta a cambiare definitivamente marcia, su tutti i fronti.