GdS – Ecco che fine ha fatto l’ex Inter “Oba Oba” Martins

La Gazzetta dello Sport oggi ha intervistato un ex giocatore nerazzurro, ricordato in particolar modo per le capriole dopo ogni gol: Obafemi Martins, soprannominato Oba Oba.

Ho sentito che Mancini è tornato all’Inter. Sì, era stato uno dei miei allenatori in nerazzurro e con me si era sempre comportato bene, ma è passato così tanto tempo. Ora non conosco più nessuno. I soli con cui mi sento sporadicamente sono Cordoba e il Capitano, sì Zanetti. Ma ormai non giocano più. Adriano? Ci siamo persi di vista“. Parla così dei suoi ex compagni nerazzurri alla rosea.

L’unico che chiama con frequenza, riporta il quotidiano milanese, è Balotelli, essendo lui il fratello naturale di sua moglie, Abigail Barwuah, con cui ha un figlio, Kendrick, 1 anno, nato nella nuova patria: gli Stati Uniti.

Ecco l’intervista rilasciata dall’ex Inter a La Gazzetta dello Sport.

Allora, Mario lo sente?

Sì, ci sentiamo spesso. Perché finisce nei guai? Perché anche se non fai niente di sbagliato, quando sei famoso come lui finisci per essere sempre criticato. È un grande e dovrebbe essere lasciato in pace. Quando fa qualcosa, subito tutto è ingigantito. È un good boy. Non certo una cattiva persona”.

Da un paio di anni le sue capriole le fa a Seattle. Ha scelto la Mls perché ha ricevuto un’offerta difficile da rifiutare: 2,5 milioni di euro all’anno per 3, più bonus, fra i top 10 più pagati in Mls. E ora dopo aver raggiunto la finale di Conference (k.o. coi Galaxy) a suon di gol (17, 5° in classifica) e assist (13), domani saprà se sarà eletto Mvp; a contendergli il titolo, Robbie Keane e Lee Nguyen.
Ho appena firmato un rinnovo e qui sono contento. Seattle è una città fantastica. A ogni partita casalinga vengono a vederci oltre 40 mila persone. Siamo in assoluto la squadra che fa più spettatori di media (almeno 20 mila in più rispetto alla seconda: i Galaxy, ndr). Il nostro è un gioco molto fisico. Io e Clint Dempsey (ex Fulham, 4° più pagato con 4 milioni, ndr) siamo i leader. Qui il soccer è popolarissimo, mi fermano per strada e nei locali, mi chiedono foto e autografi, esattamente come nelle altre parti del mondo dove ho giocato“.

E lei di mondo ne ha girato parecchio: Italia, Inghilterra, Germania, Russia, Spagna. Rimpianti per non aver affondato le radici in un posto?
Al contrario, non rimpiango nessuna di queste scelte. Posso dire di aver giocato nelle top leghe del mondo. Mi manca solo il campionato francese. Per questo sono molto soddisfatto. Se mi osservate nei filmati con le maglie delle varie squadre, mi vedrete felice. E adesso sono felice qui a Seattle. Ma questo è il mio carattere, mi è sempre piaciuto cambiare. E potrebbe accadere che vado via anche da qui. Nel senso che per natura non chiudo mai le porte. Ma qui sto davvero bene e ho appena rinnovato il contratto, quindi…“.

La serie A la segue ancora?
Devo essere sincero: solo sporadicamente. Non guardo molto calcio da qui. Quando lo faccio cerco le immagini della Premier. Registro gli highlight. È così che mi tengo informato“.

Quando c’era lei, la serie A era proprio il top.
Sì, era grandiosa: c’era la crema del calcio. Nessun dubbio, sono convinto che sia così per colpa della crisi economica“.

Tornerà a giocare per la Nigeria?
No, con la mia nazionale ho chiuso, non voglio più andarci. Non ho buoni rapporti con alcuni compagni. Se non mi vogliono più, pazienza. Amo il mio Paese, ho dato tanto. Ma ci sono dei problemi e anche se mi c0nvocano non ci vado“.

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