GdS – Inter-Dnipro, il rischio paga. Ma la formazione..

L’Inter ieri ha ottenuto un’importantissima vittoria con il carattere: con Mazzarri quest’anno mai aveva vinto dopo essere andata in svantaggio. Nonostante ciò, alcune perplessità le lasciano le decisioni tattiche del Mancio. La Gazzetta dello Sport analizza i vari aspetti della gara di ieri sera.

Cambio di mentalità – L’Inter, dopo 27′, poteva essere sotto due a zero, ma Handanovic salva i nerazzurri che poco dopo trovano il pari con Kuzmanovic. Ma la svolta si ha nella ripresa: al primo minuto del secondo tempo Ranocchia prende il secondo giallo e viene espulso. Lì chiunque, anche Mazzarri, avrebbe tolto una punta per mettere Andreolli in difesa: invece Mancini decide di arretrare Medel sulla linea dei difensori e giocare con un centrocampo a tre, abbassando quindi Hernanes. Sarà poi proprio il brasiliano a servire un fantastico assist ad Osvaldo e a decidere quindi la gara. Mancini, continuando a lottare per vincere anche in 10, ha dato un segnale forte ai giocatori: questo cambio di mentalità ha fatto vincere l’Inter, chissà che ne faccia vincere tante altre di partite.

Esperimenti tattici da rivere – Se la mentalità era quella giusta, stessa cosa non si può dire delle posizioni in campo dei giocatori. L’Inter ha giocato per lo più così: Medel metodista davanti alla difesa, linea di centrocampo a tre con Guarin, Kuzmanovic ed Hernanes (spostato molto sulla destra), mentre in avanti Osvaldo ed Icardi (che ha giocato sulla sinistra). Proprio queste posizioni hanno fatto si che il numero nove nerazzurro non potesse esprimersi al meglio. Quindi si trattava di un 4-3-3 che, in caso di necessità, vedeva arretrare Hernanes e trasformare il modulo in un 4-1-3-2, con Medel davanti all’area. Oltre ad Icardi, anche Hernanes non è riuscito ad esprimersi al meglio sulla fascia.

Grande partita del Dnipro – Ma se gli esperimenti non sono andati a buon fine è merito anche di un ottimo Dnipro: gli ucraini sono andati in vantaggio sbagliando poi diverse clamorose occasione, tra cui il rigore di Konoplyanka (il merito va però ad Handanovic). Incredibilmente, poi, l’Inter addirittura vince la partita.

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