GdS – Inter, ecco i probabili 11 di stasera. Ancora dubbi per Mancini

La Gazzetta dello Sport prova a dire quali saranno gli 11 titolari nerazzurri nel derby di stasera. La formazione, secondo la rosea, dovrebbe essere quella detta nei giorni scorsi: Dodò e Nagatomo sulle fasce, difensori centrali capitan Ranocchia e Juan Jesus. Trequartista Kovacic che agirà dietro Icardi e Palacio, mentre alle spalle del croato ci saranno Guarin, Kuzmanovic e Obi. Nei giorni scorsi si parlava di M’Vila davanti la difesa, ma il Mancio è ancora in dubbio: si vedrà solo stasera se deciderà di schierare un rombo col francese davanti i quattro difensori e più avanti Kuzmanovic e Guarin, leggermente allargati, oppure mettere tra i tre centrocampisti proprio Kuzmanovic centrale e ai suoi lati Obi (a sinistra) e Guarin (a destra).

Gli esterni del Milan, in ascesa di forma, –prosegue La Gazzetta- sulla carta vincono il confronto con i terzini dell’Inter: Bonaventura ed El Shaarawy sono uomini pericolosi, mentre Nagatomo e Dodò sono intrisi della cultura tattica del 3-5-2, incursori prima che difensori. Mancini è il solito Don Giovanni per come ha rivitalizzato il sentimento assopito, per non dire di peggio, del tifoso nerazzurro; ma il ritorno all’Inter è una scommessa che conviene anche a lui, la possibile seconda svolta di una carriera che dopo aver viaggiato subito altissimo stentava a trovare uno sviluppo all’altezza. Mancini ha un piano tattico che può funzionare a patto che i terzini reggano. Se la difesa non avrà bisogno di troppa assistenza, il centrocampo è suo e davanti gli basterà allargare Palacio a sinistra in quella che per lui è una normale declinazione del ruolo per farlo andare all’uno contro uno in campo aperto con Rami, chiaro mismatch a favore dell’argentino. Il resto è la catena conclusiva Kovacic-Icardi, barometro dell’Inter di oggi e soprattutto del futuro, perché se fra tre anni pronunceremo questi nomi oggi giovani col tono di ammirato rispetto che dedichiamo ad assi ormai sbocciati, vorrà dire che Mancini avrà fatto un buon lavoro“.

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