L’Inter si fa piccola anche in Europa, il gioco non decolla

Otto punti in quattro partite di Europa, un bilancio tutto sommato accettabile.

Nella quinta giornata del girone infatti basterà un punto contro gli ucraini del Dnipro per assicurarsi matematicamente il passaggio del turno e con una vittoria sarebbe in cassaforte anche il primato nel girone, cosa non da sottovalutare in virtù della seconda fase.

Sicuramente la trasferta odierna rappresentava la partita più ostica del girone, visto che i francesi oltre ad essere la squadra più attrezzata tecnicamente si è anche dimostrata ben solida nelle prime tre partite mantenendo sempre la porta inviolata, pur non riuscendo mai a segnare prima di oggi. In quell’ottica il pareggio può considerarsi un risultato non da considerare totalmente negativo, specialmente in virtù degli assalti finali dei Verts che potevano anche costare caro agli uomini di Walter Mazzarri.

L’inizio della partita era sembrato incoraggiante, con l’atteggiamento da grande squadra che in una competizione come l’Europa League è un fattore in più. Eppure nonostante ciò dopo una ventina di minuti positivi la squadra si è lentamente spenta e se non fosse arrivato il gol di Dodò probabilmente anche la prima frazione sarebbe stata in gran parte criticabile.

Una manovra stentata, spesso quasi affidata al caso, che vede nei suoi interpreti giocatori estenuati dagli impegni continui e dall’impossibilità di rifiatare per il solito problema degli infortunati. Senza poi scordare i soliti svarioni difensivi che in maniera più o meno diretta hanno portato al pareggio di Sall. Aspetto positivo un Kuzmanovic che sta sfruttando le ultime partite per dimostrare di essere una riserva di buon livello, mentre giocatori come Obi, Andreolli e Mbaye hanno steccato in quasi tutte le occasioni concessegli dal tecnico.

A quel punto è normale che i più impiegati come,  ad esempio lo stesso Kovacic, non riescano neanche minimanente ad entrare in partita per una condizione fisica che si fa sempre più precaria. Ben venga la pausa delle nazionali per far rifiatare almeno parte della rosa e dar modo agli infortunati di recuperare, soprattutto in vista degli ardui impegni che attenderanno la squadra al rientro come il derby o lo scontro con la Roma.

Oggi c’era l’occasione di ipotecare la qualificazione e giocarsi anche il match casalingo contro il Dnipro con un maggior turnover ma evidentemente bisogna mantenere alta la concentrazione fino alla fine. Peccato parlare anche in Europa League di una piccola Inter che deve addirittura sentirsi soddisfatta per un punticino contro un avversario assolutamente alla portata e lontano dal blasone degli avversari europei di qualche anno fa.

Danilo de Robertis

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