VIDEO – Verso Inter-Sampdoria. Come dimenticare quel pazzo 3-2

Passano gli anni, cambiano gli interpreti in campo, gli allenatori e anche i presidenti, ma l’appellativo, quello di pazza Inter resta sempre. Trasformare partite sulla carta scontate, ultima in ordine cronologico quella di domenica al Manuzzi, in vere e proprie battaglie sofferte e in bilico fino al novantesimo, è questo ciò che negli anni ha sempre contraddistinto i nerazzurri. Avvicinandoci a Inter-Sampdoria di mercoledì non si può non far riemergere quella che probabilmente, nella storia contemporanea della Beaneamata, è stata la partita che meglio si accosta all’appellativo dato alla squadra nerazzurra.

Una Samp tosta Sono passati quasi dieci anni da quel freddissimo gennaio del 2005, nella calza della Befana l’Inter trova una Sampdoria tosta, simile a quella di questa stagione, con al timone Walter Novellino e appaiata in piena zona Europa. Tonetto firma l’uno a zero ospite, Kutuzov raddoppia a sette minuti dal triplice fischio. La spada di Damocle sembra essere caduta sulla testa di un’Inter tanto volenterosa quanto sfortunata, fermata dai legni colpiti da Recoba e dai miracoli di Antonioli tra i pali.

L’Inter torna Pazza A  i ragazzi di Mancini, però, bastano poco più di cinque minuti per ribaltare una partita che entrerà nelle menti di quei pochi tifosi che, dopo il raddoppio dei blucerchiati, sono comunque rimasti sugli spalti, a differenza di molti altri che erano già diretti verso il parcheggio del Meazza, delusi dal risultato che stava maturando. Il prezzo del biglietto sta tutto in quegli ultimissimi trecentocinquanta secondi di gara: Martins prima e Vieri poi, agguantano il pareggio proprio quando il cronometro segna il novantesimo. Ecco allora che l’Inter ritorna pazza: un cross di Karagounis viene sporcato dalla difesa doriana, il pallone in caduta libera viene appoggiato a terra da Stankovic con la stessa delicatezza con la quale si appoggerebbe un fragile vaso della dinastia Ming sopra un mobile. A far diventare ancora più prezioso quel pallone è proprio un Chino, per la precisione Recoba, che con un sinistro a botta sicura batte Antonioli, fissando il risultato sul definitivo 3-2 al minuto novantatre. E’ il finale epico di una gara incredibile, tragica e allo stesso tempo fantascientifica. In poche parole una partita pazza.

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