Nel mondo del pallone nostrano è risaputo che anche quando non si parla di calcio giocato c’è sempre qualcos’altro su cui costruire polemiche. Questa volta ad accendere gli animi è stato il presidente della Juventus Andrea Agnelli che il il giorno dopo l’addio alla carica di presidente onorario di Massimo Moratti ha deciso di salutarlo con un’ultima frecciatina al veleno: “A Moratti va riconosciuto un grandissimo amore verso l’Inter e l’amore fa fare delle follie. Una delle quali può essere accettare uno Scudetto che non è stato vinto”.
Parole forti che stridono enormemente con l’intenzione di abbassare i toni dopo 8 anni dall’ormai annosa e noiosa questione calciopoli. Parole che non sono passate inosservate nell’ambiente nerazzurro al punto da spingere la dirigenza dell’Inter a rispondere addirittura attraverso un comunicato ufficiale: “…il calcio italiano il 2006 é stato un anno disastroso, in cui lo scudetto é stato assegnato legittimamente all’Inter dalla FIGC, e la Juventus é stata retrocessa in serie B insieme alla sua reputazione…”.
Una presa di posizione forte che, in verità, ha fatto uscire l’Inter da dalla condizione di trovarsi più e più volte alla mercè di situazioni arbitrali ambigue, giornalai e personaggi come il presidente bianconero. Lo stesso Moratti, i vari Facchetti e Oriali di turno si sono battuti per anni in quest’ottica e anche Thohir sembra aver ripreso quella strada che impone rispetto all’Inter e agli interisti.
In tutto ciò, come sempre, a perderci è il calcio italiano che sembra non avere nessuna intenzione di cambiare direzione, a partire dai suoi dirigenti.