Ausilio: “Convinti di arrivare ad ottimi risultati. Ringrazio i dirigenti del Prato perchè…”

Presso il Tennis Club di Prato si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione dell’accordo di collaborazione tecnica triennale siglato lo scorso 17 giugno tra F.C.Internazionale e A.C.Prato.

Piero Ausilio, insieme al responsabile del settore giovanile nerazzurro Roberto Samaden, all’amministratore delegato del Prato Calcio Paolo Toccafondi e al Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Ecco le dichiarazioni rilasciate:

Paolo Toccafondi: “Fa piacere vedere tanti partecipanti e rende orgogliosi, soprattutto, essere giunti a questo punto, dopo un anno di lavoro. Per me è sicuramente un onore essere riuscito, grazie alle decisioni prese dall’Inter, a realizzare quello che può essere considerato il coronamento di un sogno. Credo che sia qualificante per tutta la città essere arrivati a stipulare un accordo così importante. E’ un’opportunità che non dobbiamo lasciarci sfuggire. Questo tipo di partnership hanno senso se c’è voglia di lavorare e se, soprattutto, c’è stima reciproca. Con Ausilio ci consciamo da 15 anni e con Samaden da un paio di anni, in occasione della cessione di un nostro giovane. Stiamo parlando di due società che si concentrano fortemente sul settore giovanile e le vittorie degli Allievi nerazzurri contro il Milan e dei nostri contro la Carrarese ne sono una dimostrazione”.

Piero Ausilio: “Prima di tutto vorrei citare i vari Balotelli, Santon, Biabiany, Obi, Caldirola, Bonucci, Destro. Sono tutti giocatori usciti dal nostro settore giovanile e, di questo, andiamo orgogliosi.  Ma si tratta di eccezioni. Noi siamo convinti che, attraverso questo percorso, possiamo recuperare qualche ragazzo in più. Ci sono giovani che hanno bisogno di più tempo, di più spazio e, tramite questo accordo, speriamo di perdere per strada meno talenti possibili. Voglio ringraziare sinceramente i dirigenti del Prato, sono gli unici a non averci chiesto soldi, perchè interessati e concentrati esclusivamente sul progetto tecnico. Ci sarà l’occasione per un confronto di idee, di esperienze, attraverso il quale è possibile arrivare ad ottimi risultati sia per il Prato, che per l’Inter”.

Matteo Biffoni: “Questo accordo è un valore aggiunto per l’intera città. E’ l’ennesima prova che siamo ancora in piedi, è un patto che trascende l’aspetto sportivo. Da Sindaco, esprimo enorme soddisfazione per tutto ciò. Prima del Sindaco, però, c’è il tifoso. Io ho da sempre un enorme passione per il Prato e questo è un lavoro intelligente, che dà prospettiva e futuro al nostro calcio. Ringrazio tutti per lo sforzo fatto, questo giorno rappresenta un passo importante per Prato e per il club”.

Roberto Samaden: “Ringrazio Piero Ausilio e la società per questa opportunità, grazie alla quale potremo far crescere il settore giovanile. Ho ricevuto tanti complimenti per i risultati conseguiti in questi anni, ma ciò che più importa non sono i i risultati, ma il fatto di poter produrre e formare giocatori. C’è stata subito sintonia su tutto e siamo felici di avere la possibilità di lavorare in sinergia con il settore giovanile del Prato. Oltre allo sviluppo del calcio dei grandi, c’è tanto da fare anche a livello di calcio giovanile”.

Mario Macalli: “Conosco i dirigenti del Prato da tanto tempo e c’è sempre stato rispetto reciproco. Ausilio, invece, lo conosco dai tempi di Sesto San Giovanni. L’allora Presidente Perduzzi me lo consigliò per la Lega di Serie C, ma io non lo ascoltai. Piero, con il senno del poi, mi deve ringraziare. Io sono sempre stato tacciato come uno che si oppone alle squadre B e mi opporrò a quest’idea fin quando vivrò. Si dice che, negli altri campionati, tutti possono contare su squadre satellite, ma non è così. Invece, accolgo con piacere accordi del genere, come quelli tra Inter e Prato, soprattutto quando dietro ci sono persone serie. Io sono di Crema e posso dire che questa città ha dato diversi giocatori all’Inter in passato ed ho un vicepresidente vicario che è stato in nerazzurro. Non dimentichiamoci nemmeno di Boninsegna, che è passato da Prato prima di arrivare a Milano”.

 

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