Mazzarri deve ripartire dal “fattore casa”: nel 2013/14 statistiche allarmanti al Meazza

San Siro deve tornare ad essere una fortezza, disse Walter Mazzarri all’alba della stagione appena conclusa. Uno dei principali obiettivi posti fin dall’inizio dal tecnico livornese era ricostruire la forza dello stadio casalingo, dopo che la stagione precedente con Stramaccioni l’Inter era caduta ben 7 volte tra le mura amiche. Gli avversari che verranno qui dovranno sudare per poterci fare male davanti ai nostri tifosi, era in sintesi il pensiero mazzarriano. Oggi, arrivato il momento dei bilanci, si può dire che quell’obiettivo non è stato raggiunto, o almeno non fino in fondo.

Le statistiche della stagione conclusasi con l’addio di Zanetti dicono che, nelle 19 gare giocate a San Siro, l’Inter ha vinto soltanto 8 volte, mentre addirittura in 9 occasioni è stata fermata sul pareggio. Un dato allarmante, che non può lasciare tranquilli in vista della prossima stagione, e che viene temperato soltanto dal dato relativo alle sconfitte casalinghe: solo 2, contro Roma e Atalanta.

Se si va poi a vedere contro quali squadre l’Inter ha pareggiato, i brividi tornano a salire. Il primo pari arrivò con la Juventus (1-1), ma quello fu un ottimo risultato contando la disparità delle forze in campo e il gap maturato nelle giornate successive. I conti cominciarono a non tornare qualche settimana dopo: in particolare tra dicembre e gennaio, quando l’Inter infilò 4 pareggi in 5 partite a San Siro contro squadre di medio-bassa classifica (Sampdoria, Parma, Chievo, Catania). La stessa striscia da pareggite colse i nerazzurri qualche mese più tardi: tra fine marzo e metà aprile 3 pareggi (Udinese, Bologna, Napoli) e 1 sconfitta (Atalanta) in 4 partite. Uno score da zona retrocessione.

A questi dati si aggiunge quello delle reti segnate in casa: soltanto 27, su un totale di 62 in tutto il campionato. Segno dell’evidente difficoltà dell’Inter a macinare gioco in casa, specie contro squadre che a San Siro si chiudono per poi ripartire in contropiede. Mazzarri al termine dei tanti match pareggiati ha sempre fatto appello alla sfortuna o allo scarso cinismo, in generale agli episodi. Però non ha mai saputo dare una risposta sul campo a chi lo accusava di non dare gioco alla squadra.

La prossima stagione, dopo un mercato estivo che porterà altri rinforzi e abbasserà l’età media della squadra, c’è da aspettarsi un’inversione del trend nelle partite casalinghe: non più ritmi bassi e gioco stentato, ma velocità e agonismo per chiudere i conti al più presto e ottenere i tre punti contro squadre sulla carta nettamente inferiori. “La pecca di quest’anno è che abbiamo lasciato troppi punti per strada, ha detto Mazzarri nella conferenza di fine anno. E’ successo soprattutto a San Siro: bisogna lavorare perché questo fatto non si ripeta.

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