Niente Mondiale per Rolando: l’Inter prova ad approfittarne e spinge per il riscatto

Il prossimo 31 agosto spegnerà 29 candeline, un’età che nel mondo del calcio rappresenta il momento di massima maturità per ogni calciatore. Il soggetto in questione è Jorge Pires da Fonseca Rolando, difensore dell’Inter che quest’anno ha vissuto una stagione da vero protagonista in Serie A. Il centrale originario di Capo Verde (naturalizzato portoghese, ndr) ha sorpreso un po’ tutti gli addetti ai lavori, soprattutto dopo la poco entusiasmante esperienza trascorsa a Napoli – dal gennaio 2013 fino al successivo mese di giugno – quando, sempre con Mazzarri in panchina, riuscì a collezionare solo nove presenze.

La sua annata in nerazzurro, invece, avrà fatto cambiare idea a molti dei suoi detrattori, visto che è riuscito a sfruttare al massimo le iniziali occasioni che il tecnico toscano gli ha concesso conquistandosi, di partita in partita, un posto fisso negli undici titolari. A sorprendere è stata soprattutto la sua duttilità, con ottime prestazioni sfoderate in tutti e tre i ruoli del pacchetto arretrato.

Ma, nonostante la più che positiva stagione trascorsa in nerazzurro, il ct della nazionale portoghese, Paulo Bento, ha deciso di non convocarlo per il Mondiale che andrà in scena in Brasile tra poco meno di venti giorni. L’ex difensore azzurro, dopo aver cullato il sogno di poter partecipare con i suoi connazionale alla rassegna iridata (essendo stato anche inserito tra i 30 pre-convocati), ha dovuto accettare l’amara verità quando è stata svelata la lista definitiva dei 23 diramata dal commissario tecnico dei lusitani.

La mancata partecipazione di Rolando al Mondiale, però, potrebbe aver avvantaggiato il lavoro dei dirigenti di corso Vittorio Emanuele, impegnati a discutere con il Porto – squadra detentrice del cartellino del giocatore – la somma da sborsare per esercitare il riscatto fissato la scorsa estate. Gli accordi prevedevano un versamento nelle casse dei Dragoes da parte dei nerazzurri di circa 6 milioni di euro, esborso che si tenterà di abbassare puntando anche sulla volontà del giocatore che spinge per restare a Milano.

Un Rolando protagonista in campo con il suo Portogallo, invece, avrebbe complicato non poco i piani degli uomini di Erick Thohir. La visibilità che dà la massima manifestazione internazionale avrebbe potuto attirare l’interesse di molte altre società europee, senza dimenticare che lo stesso Porto sarebbe stato molto meno incline a trattare un possibile sconto.

Alla soglia dei trent’anni e con un contratto in scadenza nel 2015, Rolando ha davanti a sé un’estate fondamentale per la sua carriera calcistica. La speranza è che possa restare in nerazzurro e disputare un’altra annata come quella appena conclusasi, dando così una risposta sul campo a chi gli ha negato il sogno “brasiliano”.

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