Da sicuro partente a capitan futuro, la rinascita di Ranocchia

Un inverno con le valigie in mano, un’estate con la prospettiva di diventare il capitano del nuovo corso. In cinque mesi, il destino di Andrea Ranocchia è radicalmente cambiato: il difensore umbro sembrava pronto a lasciare Milano ma ora, dopo l’addio di Zanetti, è diventato addirittura il candidato principale a raccogliere la pesantissima eredità del Tractor argentino.

A gennaio il futuro del 26enne ex Bari e Genoa sembrava scritto, con il Galatasaray vicinissimo a portarlo in Turchia: Ranocchia, poco utilizzato da Mazzarri nella prima parte di stagione e con una posizione sempre meno rilevante nelle gerarchie difensive della squadra, si era deciso a cambiare aria per giocarsi le ultime chance di convocazione mondiale. Alla fine, però, l’accordo con il club di Istanbul non è arrivato e proprio da quel momento è cominciata la risalita del numero 23 nerazzurro, che si è ripreso la maglia da titolare a suon di prestazioni positive.

La possibilità di una chiamata da parte di Prandelli gli ha ridato la serenità e la cattiveria giuste per mostrare tutto il suo talento e il finale di stagione in crescendo gli ha permesso di rilanciare le ambizioni da leader della retroguardia interista. Il dt Ausilio ha speso parole importanti sul suo conto, arrivando a ipotizzare anche un futuro da capitano: con l’addio al calcio giocato di Zanetti, l’Inter dovrà scegliere un nuovo giocatore simbolo e Andrea è l’elemento della rosa che da più tempo difende la maglia nerazzurra.

In tutto questo scenario resta da risolvere il nodo rinnovo entro il prossimo gennaio, quando il difensore potrebbe accordarsi con nuove società qualora non dovesse trovare l’intesa con il club di corso Vittorio Emanuele. Gli indizi degli ultimi mesi, però, sembrano poter scongiurare questa ipotesi: al momento, l’addio ai colori interisti è decisamente più lontano.

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