Rodrigo Palacio e Mauro Icardi le certezze dell’attacco 2014/15, poi spazio a due innesti…

L’addio ormai ufficiale dei “Fantastici 4” argentini rappresenta un nuovo punto di svolta nella storia dell’Inter che, con l’arrivo di Thohir e l’abbandono dei suoi uomini simbolo, dà un forte strappo al passato per abbracciare un nuovo ciclo carico di aspettative, ma anche ricco di incertezze.

Sono tanti gli interrogativi riguardanti la prossima stagione, ma a Walter Mazzarri non manca qualche certezza da cui ripartire: a cominciare dall’attacco, dove sventolerà ancora la bandiera albiceleste, visto che il tecnico toscano punterà sulla conferma di Rodrigo Palacio e Mauro Icardi.

Se per il numero 8 si sprecano ormai gli aggettivi, dopo una stagione di totale abnegazione disputata al servizio della squadra e del gol, anche il giovane 21enne ha dimostrato di avere la stoffa per giocare in una grande squadra, forte di una media realizzativa di tutto rispetto (1 gol ogni 152 minuti, ndr), alla luce anche dei diversi infortuni patiti a inizio stagione.

La conquista dell’Europa League aumenterà, tuttavia, il numero delle partite da disputare l’anno prossimo e proprio per questo motivo la società sta pensando di completare il reparto con altri due giocatori. Nella conferenza stampa di sabato scorso, Ausilio ha confermato una strategia di mercato che, considerando anche la possibile conferma di Botta, vorrebbe portare a cinque il numero di attaccanti, con l’inserimento di un giovane da coltivare e un centravanti esperto che sostituisca Milito.

Si apre, dunque, la caccia a quelle pedine ideali per completare il parco offensivo nerazzurro ed è stato lo stesso direttore dell’area tecnica a delinearne l’identikit, individuando quella del fiuto del gol come caratteristica imprescindibile per chiunque dovesse approdare ad Appiano. Che sia una prima o una seconda punta non importa: a un’Inter che spesso quest’anno ha avuto difficoltà ad andare in rete serve qualcuno che possa aumentare le capacità realizzative della squadra.

Sono tanti i nomi che circolano, da Morata a Hernandez, da Torres all’ormai irraggiungibile Dzeko: profilo basso e niente illusioni, ma occhio a possibili sorprese…

 

Antonio Simone

 

 

 

 

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