Thohir-Mazzarri: entro fine mese un incontro per decidere il futuro, con qualche nodo da sciogliere

Erick Thohir sta per lasciare Londra, Walter Mazzarri è alla Pinetina. Si rivedranno fra un paio di settimane, al rientro del presidente a Milano: per Thohir, appuntamento da 230 milioni di euro con gli istituti bancari e la verifica del punto due del progetto finanziario Inter 2014-2015. Sistemati i conti, sarà affrontata anche la questione tecnica che i fischi (a Mazzarri) prima di Inter-Lazio hanno aperto. Molto nel cuore dell’allenatore, un po’ anche nei pensieri della società.

Al momento, però, l’Inter non è a caccia di un nuovo tecnico. E’ un problema che Thohir non intende affrontare: ce ne sono già troppi, in società e nel gruppo prima squadra. Ripartire da Mazzarri non è una scelta obbligata, ma sarebbe un non senso cambiare ancora dopo quattro stagioni nelle quali la panchina dell’Inter ha visto passare Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, Stramaccioni e appunto Mazzarri. La frenesia dei cambi, un po’ voluti un po’ sofferti, è da sempre un’inquietudine perdente. (Il quadriennio di Mancini e il biennio di Mourinho confermano che l’esatto contrario è la strada giusta).

Per questo il Mazzarri-bis è un’esigenza strategica, e non solo dettata dal contratto fino al 2015. E questo ai di là dei chiaroscuri di stagione, dei fischi di San Siro e del sentimento dei tifosi verso il tecnico: quasi di insofferenza. Occorre tenerne conto, ovvio. Ma tocca a Mazzarri saper riconquistare la gente. L’effetto-derby e l’effetto-fischi svaniranno.

Poi c’è anche l’aspetto panchina visto da chi la occupa. Ovvero dal medesimo Mazzarri che guarda al futuro in nerazzurro a patto che ci sia un atto di fiducia da parte del club, con un prolungamento del contratto fino al 2016. In caso contrario, potrebbe essere lui a fare un passo indietro.

Fra un paio di settimane il verdetto. Ma l’Inter 2014-2015 senza Mazzarri, oggi come oggi, Thohir non la vede. E nemmeno Moratti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Sportmediaset

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