Mazzarri: “Sono contento del lavoro svolto, ma le somme si tirano alla fine. Per fare il mio calcio…”

Contro la Lazio, l’Inter riesce ad imporsi con autorevolezza e a conquistare tre punti preziosissimi: per l’Europa e per Javier Zanetti. Quattro gol che sanciscono l’approdo dei nerazzurri in Europa League e fanno da contorno al saluto di San Siro rivolto al capitano di mille battaglie. Tra lacrime trattenute a stento e applausi scroscianti, si chiude così la gloriosa carriera del numero 4 interista.

Al termine del match, Walter Mazzarri commenta la prestazione dei suoi e la sua prima stagione all’ombra del Duomo davanti ai microfoni di Sky: “Posso ritenermi contento di quanto fatto e di come è andata complessivamente quest’annata. I bilanci, però, si fanno alla fine e ancora manca una partita.

Sul rettangolo verde, è ancora Kovacic a prendersi la scena con assist e giocate da vero fuoriclasse: “Aveva bisogno di maturare sotto alcuni punti di vista, ma sta migliorando di partita in partita. E’ sempre più decisivo, è un normale percorso di crescita e lo sta percorrendo al meglio”.

I cori e gli attestati di stima dedicati a Javier Zanetti, i fischi e le critiche rivolte a Walter Mazzarri: “Non ho sentito i fischi, io sono sempre concentrato solo e soltanto sulla partita. E’ stato un anno particolare, si sono dovute affrontare tante difficoltà. Sono un po’ stanco e abbiamo speso tante energie. Ora l’ultimo sforzo e, poi, si potrà parlare”.

E’ arrivato il momento di stilare le prime valutazioni sulla prima stagione alla guida dell’Inter: “Differenze con la piazza di Napoli? Le difficoltà stanno nel far capire all’esterno ciò che realmente avviene e le avversità che abbiamo dovuto affrontare e superare”.

Continua a tenere banco l’atteggiamento tattico della squadra e i progetti futuri: “Io ho tutto chiaro. A Gennaio si è potuto fare qualcosa, ma ci è toccato gestire delle situazioni particolari. Alla fine parlerò con la società e dirò quello che penso. Noi abbiamo sempre cercato di impostare la manovra da dietro, la nostra tattica non si basa sulle ripartenze. Non abbiamo ancora la capacità di recuperare la palla alti. Il mio calcio sarebbe un po’ diverso, bisogna imporre il proprio gioco”.

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