Ultimo derby per gli eroi del Triplete? Zanetti e Milito ai saluti, Samuel e Cambiasso…

Ancora tre gare di campionato dividono molte squadre della massima serie dal raggiungimento dei loro rispettivi obiettivi, eredità di una stagione che sta volgendo al termine. In quest’ottica, il derby di Milano può essere tranquillamente etichettato come una di quelle sfide determinanti per il futuro delle due società, protagoniste in modo differente di un’annata al di sotto delle aspettative iniziali.

Sarà una stracittadina inevitabilmente lontana dai fasti di un passato nel quale le due compagini erano solite lottare per traguardi di gran lunga più importanti. Tutto questo rendeva ogni loro sfida un avvenimento unico, una sfilata di campioni dal livello inestimabile, una partita seguita con trapidazione da ogni angolo del globo. Ora le cose sono leggermente mutate, ma rimane l’intrinseca importanza della partita, che può ancora una volta risultare decisiva per il destino delle due squadre.

Da una parte troviamo un’Inter in piena salute che, dopo aver collezionato sette punti senza aver incassato nemmeno un gol nelle ultime tre giornate di campionato, ha finalmente ritrovato smalto ed identità di gioco grazie anche al proficuo rendimento di giocatori fin qui poco impiegati da Mazzarri.

In casa Milan, invece, la situazione desta un po’ più di preoccupazione. I rossoneri hanno interrotto, contro la Roma, la striscia positiva di cinque vittorie consecutive, scivolando in decima posizione e perdendo punti significativi dalla zona europea. A rendere ancor più rovente il clima, non sembrano diradarsi minimamente le nubi sul futuro di Clarence Seedorf, che potrebbe assistere e dirigere il suo primo ed ultimo derby meneghino da allenatore.

Una stracittadina che, invece, vedrà sicuramente coinvolti per l’ultima volta sia Javier Zanetti che Diego Milito. Per l’eterno capitano nerazzurro e recordman di presenze di tutti i tempi della storia della Beneamata, è pronto un contratto da dirigente già a partire dalla prossima stagione dopo ben diciannove anni passati nelle vesti di leader silenzioso in campo. Discorso diverso per il Principe che, dopo cinque anni costellati di successi, avrebbe deciso di chiudere la carriera nel Racing Avellaneda, squadra argentina che lo lanciò nel calcio professionistico.

Sono ancora da definire, infine, le situazioni di Samuel (tentato, però, dal pressing della Fiorentina) e Cambiasso, anch’essi in scadenza di contratto, ma desiderosi di proseguire la loro avventura in nerazzurro. Le ultime uscite saranno un’occasione per Mazzarri e per tutto lo staff dirigenziale per avere le idee più chiare nel momento in cui le parti si siederanno attorno ad un tavolo e decideranno se la stretta di mano a fine colloquio rappresenterà la volontà di continuare insieme o solo un sentito ringraziamento per tutto quello che è stato fatto per questa società.

 

 

 

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