In un’intervista rilasciata durante il programma “Estadio Futbol” su TyC Sports, Javier Zanetti ha ripercorso brevemente la sua avventura in maglia nerazzurra, guardando anche al suo futuro da dirigente: “Sono orgoglioso della mia carriera, perchè sono sbarcato in Italia come uno sconosciuto e non avrei mai detto che sarei rimasto per così tanti anni. Addirittura sono arrivato come quarto extracomunitario, nonostante in Serie A ogni club potesse schierare al massimo tre stranieri. L’Inter aveva già Roberto Carlos, Paul Ince e Sebastian Rambert e non pensavo di poter trovare subito spazio, visto che ero molto giovane e non sapevo ancora se sarei stato all’altezza di un club così importante e un campionato così difficile. I primi anni, al di là della vittoria in Coppa Uefa, non sono stati facili, ma la fiducia che mi trasmetteva Moratti e l’affetto dei tifosi mi hanno spinto a crederci e ad andare avanti. Sapevo che il nostro momento, prima o poi, sarebbe arrivato. Cosa farò in futuro? Innanzitutto voglio chiudere al meglio questo campionato, poi tratteremo con la massima tranquillità per vedere come potrò rendermi ancora utile a questa società. La cosa più importante è restare legato all’Inter, un club che in 18 anni mi ha dato moltissimo e con il quale mi identifico”.