Il derby “in trasferta” per invertire la rotta e sfatare il tabù San Siro

In vista del derby della Madonnina di domenica sera, gli interisti dovranno fare i conti anche con i malefici presagi della cabala. Per battere i rossoneri e tenerli fuori dall’Europa, Zanetti e compagni dovranno sfatare uno dei tabù che ha caratterizzato questo inizio di 2014, dove l’Inter ha sempre faticato oltremisura a superare i propri avversari sul prato del “Meazza”: a San Siro, infatti, la vittoria manca da Inter-Torino (1-0) del 9 marzo scorso; nelle ultime quattro gare sono arrivati tre pareggi (contro Napoli, Bologna, Udinese) e una sconfitta (contro l’Atalanta). Domenica saranno quasi due mesi di digiuno tra le mura amiche, non un buon segnale per una squadra che vuole tornare a lottare per il vertice.

E pensare che l’estate scorsa, prima dell’inizio del campionato, Mazzarri aveva messo tra i propositi per la nuova stagione quello di fare di San Siro un campo inviolabile per gli avversari, con l’Inter a dominare la scena. Purtroppo oggi si può dire che le aspettative non sono state rispettate: se è vero che, rispetto alla scorsa stagione, i nerazzurri hanno migliorato nettamente il dato relativo alle sconfitte interne – solo due, contro le sette del campionato 2012/13 -, non si può dire lo stesso per le vittorie, con Mazzarri che finora ha raccolto un successo in meno (7) rispetto a Stramaccioni (8).

L’elenco dei passi falsi casalinghi è lungo: dal pesante (ma, in fondo, accettabile) 0-3 contro la Roma, passando per i pareggi contro Chievo, Catania, Cagliari e Bologna, fino alla sconfitta contro l’Atalanta. Tra le colpe imputate a Mazzarri c’è lo scarso coraggio nel mettere in campo una formazione spregiudicata contro avversari modesti: schierare costantemente cinque difensori non è sembrato il modo migliore per intimorire gli avversari e far valere la legge del “Meazza”.

Il derby “in trasferta” è uno degli ultimi appigli di Mazzarri per salvare almeno il finale di stagione e cercare di invertire la rotta in vista della prossima stagione, quando San Siro dovrà diventare davvero una fortezza per i colori nerazzurri.

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