Riecco il vero Kovacic: la stella croata torna a illuminare San Siro

Sampdoria, Parma, Napoli: sono bastate tre partite partendo da titolare a Mateo Kovacic per riacquistare la fiducia nei propri mezzi che aveva smarrito strada facendo in questa stagione. Ieri sera, atteso dalla prova più ardua delle tre, il croato ha rispolverato i suoi trucchi e ha ripreso a danzare sul pallone come lo si vedeva fare di questi tempi un anno fa. “Mateo è tornato“, si sentiva sussurrare dalle tribune del Meazza, non troppo forte per paura di spezzare l’incantesimo. Non si tratta di magia però, bensì di pure scelte razionali: in una squadra povera di qualità come l’Inter di oggi rinunciare al talento di Kovacic è davvero un azzardo.

Contro il Napoli il numero 10 nerazzurro è stato senza dubbio il migliore in campo: se Hernanes avesse giocato ai livelli del croato probabilmente l’Inter nel primo tempo avrebbe potuto segnare almeno un gol. Al solito campionario da equilibrista del pallone, ieri Mateo ha aggiunto una serie di ingredienti di ricette mazzarriane. Pressing, raddoppi, recuperi sulla palla, ripartenze: la sua crescita nella fase passiva è da non crederci. Grazie a Mazzarri, da analfabeta della difesa oggi Mateo è sulla strada giusta per diventare un centrocampista completo di livello internazionale.

La nota dolente, l’unica della serata di Mateo, è sempre quella: il tiro dalla distanza. C’è necessità di lavorarci, come ha dimostrato la punizione debolissima calciata dal croato nel primo tempo di Inter-Napoli. La buona notizia è che nel finale di stagione l’Inter ha ritrovato il vero Kovacic, quello apprezzato con Stramaccioni un anno fa. Ora Thohir può davvero affermare con credibilità che “l’Inter riparte da Kovacic“. Del resto anche Mazzarri sembra essersene convinto: ieri sera, come a Parma, al momento dell’ingresso di Guarin ha tolto Hernanes, lasciando Kovacic in campo per 90 minuti.

Il periodo in cui il croato stava in panchina e entrava nel secondo tempo, con risultati deludenti, sembra lontanissimo. Eppure fino a tre partite fa Kovacic non era che un lumicino nella galassia nerazzurra. Oggi è tornato a prendersi il ruolo di stella, al centro del progetto tecnico come doveva essere dalla scorsa estate.

Restano altre tre partite da qui alla fine, come a dire che il 10 potrà stupire ancora, magari nel derby della Madonnina. Con questo Kovacic il traguardo europeo sembra più vicino. “Mateo è tornato“, ora si può dire davvero.

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