Cambiasso: “Importante trovare continuità. Non guardiamo la classifica, ma se evitiamo distrazioni…”

Seconda vittoria consecutiva per l’Inter di Walter Mazzarri che compie un importante passo in avanti in chiave Europa League. Il successo per 2 a 0 sul campo del Parma, infatti, permette ai nerazzurri di mantenere saldo il quinto posto in classifica, a quota 56 punti, distanziando i gialloblu di Donadoni di cinque lunghezze e mantenendo invariato il distacco dal Milan (arrivato quest’oggi alla quinta vittoria consecutiva).

A fine partita, ai microfoni di Inter Channel, è intervenuto Esteban Cambiasso che ha analizzato l’andamento dei novanta minuti di gioco:Il Parma è una buona squadra, ci aveva messo in difficoltà anche a Milano, lo ricordiamo bene. E’ stato soprattutto un primo tempo ricco di emozioni, una partita bella per chi la guardava con capovolgimenti ed occasioni per entrambe le squadre”.

Cuchu vicinissimo al gol nel primo tempo con un sinistro finito sul palo e, successivamente, salvato fortunosamente da Mirante: “Capita, il calcio è bello anche per questo. La cosa importante è aver concretizzato le altre occasioni. Sarebbe stato terribile se il risultato finale fosse stato un altro. Ma, avendo ottenuto un risultato positivo, il palo resterà per me un aneddoto”.

Sei punti contro Parma e Sampdoria che hanno ridato ossigeno ai nerazzurri: “La squadra ha lavorato bene – ha continuato il centrocampista argentino – Abbiamo trovato continuità di risultati con queste due vittorie fuori casa e speriamo di riuscire a fare bene anche davanti ai nostri tifosi che se lo meritano”.

Vittoria al Tardini che mancava all’Inter da quel lontano 2008, quando a decidere fu una doppietta di Zlatan Ibrahimovic. Il risultato di oggi può rappresentare un cambio di rotta per la compagine interista, anche in termini di fortuna. Ma il 33enne ex Real Madrid ha le idee chiare per quanto riguarda il fato: “Faccio fatica a parlare di fortuna. Penso che la fortuna te la devi meritare, si deve fare tutto il possibile per cercare di diminuire la percentuale della sua incidenza. Solo così si capisce che il lavoro è fatto bene. Poi il calcio ti dà e ti toglie, dopo trentotto giornate ti ha dato e ti ha tolto più o meno le stesse cose. La cosa fondamentale per noi è lavorare e cercare la continuità. Non possiamo fermarci, non possiamo guardare la classifica e cullarci magari che c’è una partita di differenza con quelli che ci stanno dietro. In questo modo commetteremmo un errore, ma senza troppe disattenzioni potremmo strappare anche il quarto posto”.

 

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