Dallo spareggio Champions alla doppietta di Ibra: la sfida con il Parma fa ancora da spartiacque

Parma-Inter, crocevia di un’intera stagione. Scontro diretto per l’Europa, duello senza esclusione di colpi, tappa fondamentale verso il raggiungimento del traguardo finale. Il trofeo in palio è la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League: per gli emiliani il coronamento di un sogno, per i nerazzurri obiettivo di ripiego, contrastante con il blasone del club e le aspettative iniziali.

Imprese memorabili e dolenti sconfitte, esultanze sfrenate e cuori infranti, immagini incancellabili e mesti silenzi. Il rettangolo verde del Tardini conserva il ricordo di mille battaglie, combattute da ambo le parti fino allo stremo delle proprie forze.

Tra le mura amiche, i gialloblu hanno raccolto tre vittorie e un pareggio negli ultimi quattro confronti. L’ultima gioia della Beneamata, invece, risale all’ormai lontano 18/05/2008, data che coincide con la conquista del sedicesimo Scudetto e del terzo tricolore consecutivo da parte della truppa guidata da Roberto Mancini. L’Inter non riesce a sbloccare la partita e nella mente dei tifosi si fanno sempre più vividi i fotogrammi del 5 Maggio e di quel campionato perso durante gli ultimi novanta minuti. Vucinic porta in vantaggio la Roma, la pressione aumenta, il tempo sembra scorrere troppo velocemente. Poi, la svolta: Ibrahimovic entra, segna una doppietta e la festa può finalmente cominciare, mentre la squadra avversaria vede materializzarsi ufficialmente lo spettro della retrocessione.

Nella stagione 2003/2004, è Adriano a regalare ai nerazzurri la qualificazione ai preliminari di Champions League. Il brasiliano sfrutta al meglio una punizione dal limite e, con un sinistro potente e preciso, deposita il pallone alle spalle di Frey. Con questa vittoria, Vieri e compagni controsorpassano il Parma e, ad una giornata dal termine del torneo, agguantano definitivamente la quarta posizione.

Tre anni prima, invece, furono i ducali ad avere la meglio e ad arrivare alle spalle di Roma, Juventus e Lazio, conservando un margine di cinque punti dalla loro prima inseguitrice, ovvero l’Inter di Marco Tardelli. Davanti ai propri tifosi, due gol di Junior inframezzati dal sigillo di Di Vaio permisero ai gialloblu di ottenere l’intera posta in palio, in occasione dello scontro diretto.

Sono troppo poche 34 giornate per stabilire, nella stagione 1999/00, chi merita un posto nell’Europa che conta. Sarà, dunque, un adrenalinico spareggio a emettere il tanto atteso verdetto finale. Il Parma di Buffon, Cannavaro e Crespo affronta, sul campo neutro di Verona, l’Inter di Vieri, Zamorano e Baggio. Proprio il Divin Codino si erge a protagonista assoluto del match: prima porta in vantaggio i suoi con una punizione magistrale, poi allontana ogni paura con un sinistro al volo di rara precisione e bellezza, dopo il momentaneo pareggio emiliano firmato Stanic. Zamorano chiude i conti e assesta il punteggio sul 3-1 in favore della squadra di Lippi.

Un amaro ricordo per i colori nerazzurri risale al 1997, anno in cui i gialloblu salgono meritatamente sul secondo gradino del podio, spedendo in Coppa Uefa il club milanese. Una delusione cancellata e spazzata via dalla finale di Parigi e dalla vittoria della suddetta competizione europea, primo trofeo dell’era Moratti.

Tra passato e presente. Un filo sottile separa, ancora una volta, vittoria e sconfitta, gloria e disonore, sogno e incubo. La storia di Parma-Inter sta per arricchirsi di una nuova entusiasmante puntata.

 

 

 

 

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