Alla conquista dell’Europa: sette squadre in lizza per due posti

Le sette sorelle alla conquista dell’Europa. Negli anni ’90, con questa definizione, si era soliti individuare le squadre che avrebbero combattuto, fino all’ultimo respiro, per la conquista del tricolore e per le primissime posizioni in classifica. Oggi, invece, ci si riferisce alle compagini che lotteranno, a sei giornate dal termine del torneo, per vedere il loro nome comparire nel tabellone della prossima Europa League, obiettivo minimo per i club con maggior blasone e sogno proibito delle outsider del campionato nostrano.

Con Juventus, Roma e Napoli virtualmente sul podio finale e la Fiorentina in vantaggio sulle altre contendenti in ottica quarta posizione (i viola sono, comunque, già qualificati grazie al raggiungimento della finale di Coppa Italia, ndr), sono in sette a sperare di staccare gli ultimi due biglietti disponibili per accedere alla seconda competizione continentale.

A cinque lunghezze dalla squadra gigliata capitanata da Montella, ritroviamo l’improbabile duo composto da Inter e Parma, appaiate a quota 50. I nerazzurri, rei di aver accumulato il non lusinghiero bottino di tre punti negli ultimi quattro confronti, sono attesi da un calendario a dir poco impervio e insidioso sia da un punto di vista logistico, sia tenendo in considerazione il valore dei prossimi avversari. Saranno quattro le trasferte da affrontare (Sampdoria, Parma, Milan e Chievo ndr), alle quali si aggiungeranno le gare casalinghe contro Napoli e Lazio. Tanti gli scontri diretti, senza sottovalutare gli impegni contro la squadra di Mihajlovic, che attraversa un buon momento di forma, e quella di Corini, impegnata fino all’ultimo nella lotta salvezza. Da evitare il sesto posto, che comporterebbe una preparazione estiva anticipata e finalizzata all’appuntamento con i preliminari di Europa League.

Sicuramente più agevole il cammino dei gialloblu, che dopo essere usciti sconfitti dallo Juventus Stadium e dall’Olimpico biancoceleste, hanno ripreso la corsa battendo di misura il Napoli nell’ultima di campionato. I diciassette risultati utili consecutivi collezionati in stagione testimoniano la costanza e la coesione di un gruppo che può contare sulla solidità difensiva di Paletta, sull’ottimo rendimento di Parolo e sul genio di Cassano.

Continuando a scorrere la classifica, c’è la Lazio di Edy Reja. Le vittorie ottenute contro Parma e Sampdoria hanno rilanciato le ambizioni dei capitolini, attesi prossimamente dalla bolgia del San Paolo. Torino, Livorno, Verona, Inter e Bologna serviranno a testare, in un acceso finale, le velleità europee di Klose e compagni.

A quota 46, ritroviamo Atalanta e Verona. Stessi punti, ma percorso inverso per le due sorprese del nostro campionato: la squadra di Colantuono, come un motore diesel, è partita a rilento, per poi accelerare improvvisamente grazie a sei vittorie consecutive, mentre la compagine di Mandorlini sembra aver finito il carburante dopo un inizio sprint. Tra due settimane arriverà lo scontro diretto, che con molta probabilità escluderà una delle due pretendenti dal difficilissimo aggancio alla zona europea.

Guidato dai gol di Immobile e dalla fantasia di Cerci, il Torino è a sole cinque lunghezze dal sesto posto, valevole per la qualificazione ai preliminari di Europa League. Compattezza, unità di intenti e spensieratezza sono le caratteristiche di spicco dei granata che, tra le altre, dovranno vedersela con Lazio, Parma e Fiorentina.

La squadra di Ventura potrebbe, ben presto, essere agganciata dal Milan di Clarence Seedorf che, questa sera, dovrà affrontare il Genoa in occasione del posticipo della trentaduesima giornata di campionato. In caso di vittoria, i rossoneri rientrerebbero di diritto in corsa, nonostante una discontinuità di risultati che ha contraddistinto l’intero campionato e la gestione del nuovo tecnico. Due vittorie di fila hanno galvanizzato l’ambiente e allontanato momentaneamente le nuvole addensatesi intorno alla panchina dell’olandese. Oltre alla trasferta di Genova, Kakà e compagni disputeranno quattro gare tra le mura amiche contro Catania, Livorno, Inter e Sassuolo, inframezzate dalle trasferte di Roma e Bergamo.

Una corsa dall’esito incerto, una lotta senza esclusione di colpi, un film dal finale tutt’altro che scontato: l’Europa è lì che aspetta.

 

 

 

 

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