Mazzarri: “C’è poco da correggere, succedono cose inspiegabili. Nelle ultime tre partite…”

E’ un Walter Mazzarri confuso e amareggiato quello che, al termine della gara contro il Livorno, si è presentato ai microfoni dei media per commentare la prestazione della sua squadra.

Ecco le dichiarazioni principali rilasciate dal tecnico toscano, a partire dalla conferenza stampa post-partita: “Dovrò lavorare maggiormente sull’attenzione, stiamo buttando via tanti punti in rapporto alla mole di gioco che offriamo. Questo deve farci riflettere anche in base alla prossima stagione. Non è possibile avere questo passivo, ma faremo comunque di tutto per arrivare il più in alto possibile correggendo gli errori. Anche se oggi c’era poco da correggere. L’errore di Guarin? Lui è conscio del fatto che ha fatto una topica clamorosa, non c’è bisogno di dargli peso. Forse Samuel avrebbe potuto intervenire in scivolata, ma probabilmente è stato bruciato in velocità e non ha fatto in tempo”.

L’analisi prosegue ai microfoni di Roberto Scarpini per Inter Channel: “Sembrava tutto facile, ma il salto di qualità è anche sapere che la partita non è finita finchè non fischia l’arbitro o si è in vantaggio di almeno tre gol. Probabilmente i miei ragazzi avevano nella testa d’aver già vinto e quindi il livello dell’attenzione è calato. Purtroppo nelle ultime tre partite abbiamo raccolto soltanto due punti anche se ne avremmo meritati nove e purtroppo non mi sto rendendo conto di come tutto questo possa accadere. Forse il nostro problema è quando vogliamo strafare”.

Infine, a Mediaset Premium: Quest’anno stanno succedendo cose poco spiegabili, come oggi dove, a parte il 70% del possesso palla, avevamo il controllo del palleggio e stavamo giocando bene, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo giocato meno bene, ma dopo il gol di Paulinho abbiamo avuto subito un paio di palle gol per chiuderla di nuovo. E poi l’episodio del 2-2 la dice lunga… ci siamo fatti gol da soli, in pratica. Probabilmente Fredy non si è reso conto dove fosse Emeghara, dato che poteva essere nascosto da qualcuno”.

 

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