Arrivato a Milano nel gennaio 2013, Mateo Kovacic è diventato in poche settimane il fulcro attorno a cui Andrea Stramaccioni avrebbe voluto far ruotare la sua Inter. Un talento dalla classe cristallina e dal futuro assicurato; l’unica vera nota positiva in grado di spingere il popolo interista a guardare con un po’ più di ottimismo le stagioni a venire.
Con l’addio del tecnico romano e l’arrivo sulla panchina nerazzurra di Walter Mazzarri, però, tutto è cambiato. Complice anche un inizio di stagione complicato, per via di un problema muscolare che gli ha impedito di completare la preparazione insieme ai suoi compagni, il numero 10 nerazzurro ha visto il suo minutaggio diminuire progressivamente, fino a diventare – con l’arrivo di Hernanes – solo una delle tante alternative a disposizione dell’allenatore ex Napoli.
Per questo Mateo Kovacic ha perso il sorriso e, attraverso le parole del suo procuratore, ha manifestato tutta la sua delusione essere finito improvvisamente ai margini del progetto: “Sono due settimane che tutti mi chiamano per capire cosa succederà a Mateo, visto che non gioca – ha spiegato il procuratore del croato ai microfoni di Calciomercato.com –. Tutto quello che posso dire è che ha un contratto con l’Inter. Ovviamente non è felice di giocare così poco, ma quale giocatore lo è?”
Quindi, sui rapporti con Mazzarri, spiega: “L’allenatore decide chi e quando deve giocare. Chi è più in forma scende in campo, chi è meno in forma deve lavorare duramente, tutto qui. In ogni caso non ci sono problemi con lui, così come non ce ne sono con la società. Se ha paura di perdere il Mondiale? Assolutamente no. Ormai è entrato in pianta stabile nella nazionale maggiore. La Croazia non è l’Italia, è un piccolo Paese, non ci sono tanti talenti, e Mateo è senza ombra di dubbio uno di essi”.