Zanetti: “Il primo periodo dopo l’infortunio è stato difficilissimo. L’obiettivo per quest’anno…”

Il prossimo 10 agosto spegnerà 41 candeline; troppe per gli addetti ai lavori, poche per i tifosi nerazzurri che non vorrebbero mai privarsi del proprio Capitano. Javier Zanetti, con il contratto in scadenza a giugno, sta vivendo forse la sua ultima stagione da giocatore dell’Inter. Un’annata complicata per i nerazzurri ma soprattutto per il loro leader, fermo ai box nei primi mesi a causa del terribile infortunio patito al tendine d’Achille. Ma questo brutto stop non lo ha fermato; anzi, ha contribuito ad accrescere il mito dello “Zanetti highlander”, come dimostra il suo ritorno in campo in tempi record.

Pupi ha parlato del suo infortunio, della stagione dell’Inter e di molti altri argomenti durante la prima puntata di “E poi c’è Cattelan” nuovo talk show in onda su Sky Uno: “Ho giocato sei campionati senza mai fermarmi, poi l’infortunio mi ha costretto a uno stop di cinque mesi e mezzo. Il primo periodo è stato difficilissimo per me, non potevo neanche appoggiare la gamba e non ero abituato a stare a casa. Ma ho mantenuto sempre un atteggiamento positivo, perchè la mia mente era concentrata solo sul ritorno in campo.

La maledizione dei rigori continua a tormentare l’Inter, ancora alla ricerca del suo primo penalty in questo campionato. Il capitano, sdrammatizzando, ricorda il suo unico rigore tirato in gare ufficiali nei suoi quasi 19 anni in nerazzurro: “Personalmente ho il 100% di realizzazione (sorride, ndr), perchè ho tirato un solo rigore contro la Roma in Supercoppa (agosto 2008, primo trofeo di Mourinho con l’Inter, ndr). Ero il settimo o l’ottavo a calciare e, quando andai sul dischetto, mia moglie Paula si mise le mani nei capelli. Per fortuna, però, andò tutto bene e alla fine alzammo la coppa”.

In chiusura, il numero 4 nerazzurro parla degli obiettivi per la stagione in corso: “Mancano le ultime partite che diranno tanto sulla qualificazione alle coppe europee. Come ha detto il nostro presidente, il nostro obiettivo dev’essere quello di tornare a giocare una competizione continentale.

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