CALCIOMERCATO/ Inter, due piste opposte per puntellare le fasce

Dall’Indonesia è arrivato un diktat di cui l’Inter aveva bisogno da tempo. Thohir ha rivoluzionato il modo di operare sul calciomercato dei dirigenti nerazzurri. Oltre all’addio di Branca, infatti, ciò che più colpisce è il grande lavoro che sta svolgendo Ausilio già dalla fine di gennaio per dare al suo Presidente una rosa competitiva dal prossimo campionato. Niente più colpi last minute o trattative svolte nei giorni caldissimi del mercato, davanti a molte orecchie e occhi indiscreti e con una concorrenza spietata: adesso si lavora fin da febbraio, per cercare gli affari più vantaggiosi e battere le possibili rivali, prendendole in contropiede.

Così dopo la firma di Vidic, sicuro rinforzo per il reparto difensivo, Ausilio sta lavorando anche su altri fronti: un attaccante che sostituisca Milito, ma anche un esterno per completare la rosa a disposizione di Mazzarri. Bene Jonathan e D’Ambrosio, infatti, a cui si aggiunge Nagatomo, ma all’Inter dopo l’addio di Pereira manca un altro nome per la fascia, anche solo a livello numerico. Zanetti non è quasi mai sceso in campo quest’anno e dalla prossima stagione farà con tutta probabilità il dirigente. Per questo l’Inter si sta muovendo sul mercato, vagliando due piste opposte.

I dirigenti nerazzurri stanno studiando i nomi degli esterni, con due strategie diverse: da un lato si guarda a giocatori di livello internazionale, con esperienza e carisma, se possibile svincolati, come Evra e Sagna; dall’altro si monitora la situazione di vari giovani di talento, come Vrsaljko, Jung e Montoya. Nel primo caso si tratterebbe di un “usato sicuro“: arriverebbe un giocatore di grande esperienza, pronto a giocare ad alti livelli fin da subito e a dare una mano ai giovani della rosa, in più a costo zero; ma sarebbe anche un colpo di scarsa lungimiranza, utile per coprire quella casella per un paio di anni, alzando per di più l’età media della squadra. Se si decidesse di puntare su un giovane, invece, l’Inter farebbe di sicuro un acquisto in prospettiva, rischiando però qualcosa, dal momento che si scommetterebbe su un giocatore che non ha ancora dimostrato completamente il suo valore.

In ogni caso i dirigenti non hanno intenzione di precludersi nessuna strada: seguiranno entrambe le piste, per cogliere al volo l’occasione più allettante. Come ripetuto più volte dallo stesso Ausilio, l’Inter d’ora in poi seguirà più nomi per i ruoli da rinforzare, in modo da poter cambiare obiettivo in caso di un affare sfumato. Si lavora d’anticipo per programmare il futuro: serviva un ordine dall’Indonesia per cambiare finalmente rotta?

 

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