Samuel, Hernanes e due punte: così Mazzarri ha risollevato l’Inter

Sei punti conquistati nelle ultime due partite, bottino ricavato dall’1 -0 ottenuto in casa contro il Sassuolo e dal prezioso 2-1 imposto al “Franchi” di Firenze. E così, dopo 24 giornate di campionato, l’Inter di Walter Mazzarri potrebbe realizzare per la prima volta in questa stagione – domenica prossima al “Meazza” contro il Cagliari – un filotto di tre vittorie consecutive.

Il difficilissimo inizio di 2014 dei nerazzurri, contraddistinto da soli due punti totalizzati in cinque giornate, sembra ormai alle spalle. Questa mini striscia positiva, infatti, è riuscita a ridare entusiasmo a tutto l’ambiente, merito soprattutto dei vistosi miglioramenti dal punto di visto del gioco.

Un ruolo determinante in questa rinascita va attribuito alla scelte fatte da Mazzarri, bravo ad abbandonare l’ormai troppo prevedibile 3-6-1 per dare spazio al suo collaudato 3-5-2. L’allenatore toscano ha ridato brillantezza alla manovra della sua squadra sfruttando al meglio l’inserimento tra i titolari di Walter Samuel, tornato a comandare la difesa, del neo arrivato Hernanes, che ha portato qualità e geometrie in mezzo al campo, e di una prima punta al fianco di Palacio (con Milito e Icardi ad alternarsi).

Con “The Wall” la retroguardia sembra aver ritrovato finalmente quella sicurezza di inizio stagione, come dimostra la sola rete subita (con un tiro da fuori area di Cuadrado, ndr) negli ultimi 180 minuti in cui Samir Handanovic ha corso davvero pochi pericoli.

L’innesto del brasiliano, invece, ha garantito personalità e tecnica ad un centrocampo che, prima con il calo fisico e poi con l’infortunio di Alvarez, è diventato sempre più povero di idee. L’inventiva del Profeta abbinata alla forza fisica del reintegrato Guarin, rappresentano un mix perfetto di quantità e qualità da inserire nei due ruoli di mezzala dello scacchiere di WM.

L’ultimo tassello che ha portato benefici a tutta la manovra dell’Inter è sicuramente l’inserimento di un secondo attaccante, con il Trenza libero di svariare su tutto il fronte offensivo avendo sempre un punto di riferimento centrale. L’Inter è così tornata a tirare in porta con una certa regolarità e pericolosità, al contrario di ciò che è avvenuto in molte partite giocate con il modulo a una sola punta. Evidenti miglioramenti in fase offensiva, dunque, nonostante una condizione fisica ancora precaria sia per Milito che per l’altra prima punta presente nella rosa interista, ossia quel Mauro Icardi decisivo con il suo ingresso contro la Fiorentina.

Samuel, Hernanes e due punte: ecco la ricetta di Mazzarri per rilanciare l’Inter.

 

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