Le ultime due vittorie sono state un vero toccasana per l’Inter, non solo per i sei pesantissimi punti conquistati, ma anche per aver rasserenato un ambiente che stava attraversando un momento di grandi difficoltà. Una delle pedine che, insieme a Samuel ed Hernanes, più hanno entusiasmato nello scacchiere di Mazzarri è stato Fredy Guarìn.
Dopo il caotico mercato di gennaio, con l’ormai nota vicenda del mancato passaggio alla Juventus, quello che sembrava un rapporto ormai compromesso è invece rifiorito grazie alla professionalità del giocatore, che è sembrato ancora più carico per riconquistare squadra e tifosi.
Il presidente Thohir, prima del match con la Fiorentina, aveva dichiarato: “Ho avuto la sensazione che la presenza del brasiliano (Hernanes, ndr) lo abbia alleggerito delle pressioni che lo frenavano. Ho trovato Fredy più intraprendente, libero di sganciarsi, cercare la giocata e il tiro. Presto troverà anche la porta”.
Gol a parte, vedendo la vittoria contro i viola, il tycoon indonesiano sembra aver analizzato molto meglio la situazione del numero 13 rispetto ad esperti ed opinionisti. Il colombiano sente meno il fardello di essere l’unica stella del centrocampo nerazzurro ed è quindi più libero di svolgere al meglio il suo ruolo di interno destro. Da sottolineare, a parte la qualità dei suoi movimenti (vedi l’assist di Firenze ndr), la grinta messa al servizio della squadra, che può diventare un fattore importante nella corsa per l’Europa.
Alla luce delle ultime prestazioni, quindi, la cessione del 27enne nerazzurro non appare più così scontata ed è, anzi, pronto un rinnovo fino al 2017 con adeguamento dell’ingaggio a circa 3 milioni comprensivi di vari bonus (l’attuale è di 2,2 mln ndr), allungando così l’esperienza del numero 13 di un ulteriore anno.
Simone Calice