Da comprimario a pedina inamovibile: l’Inter lavora al riscatto di Rolando

La convincente vittoria contro il Sassuolo ha fatto finalmente tornare un po’ di sereno e di fiducia in casa Inter dopo le ultime burrascose settimane che squadra, tecnico e dirigenza hanno dovuto affrontare tra questioni di campo e mercato. Tre punti fortemente voluti e meritati che, ad ogni modo, non spazzeranno via ogni critica riguardo all’operato finora svolto dalla squadra, ma che sicuramente serviranno per credere ancora nella rincorsa all’Europa già a partire dalla prossima delicatissima sfida contro l’ambiziosa Fiorentina di Montella.

Anche se il ritorno di Walter Samuel al centro della difesa nerazzurra ha avuto un peso specifico rilevante in termini di compattezza, solidità ed esperienza, è impossibile non sottolineare come le prestazioni offerte da Rolando stiano costantemente migliorando di partita in partita.

Arrivato ad agosto tra lo scetticismo generale dei tifosi, in quanto Mazzarri lo aveva utilizzato pochissimo durante la breve parentesi napoletana, il 28enne ex Porto ha invece scalato le gerarchie diventando presto una pedina fondamentale nel terzetto difensivo proposto settimanalmente dal tecnico toscano e facendosi spesso preferire ad Andrea Ranocchia.

Il portoghese sta risultando molto duttile anche dal punto di vista tattico, essendo stato impiegato in tutte e tre le posizioni del pacchetto arretrato e dimostrando sempre una certa personalità e tranquillità nelle giocate. Con sedici presenze e due gol all’attivo contro Verona e Juventus, è il secondo difensore più utilizzato della rosa di Mazzarri dopo Juan Jesus. Nelle prossime settimane difficilmente varierà questo scenario, data l’ormai consolidata fiducia che il tecnico ha riposto in lui per il presente e per il futuro.

Per questa ragione, la società nerazzurra si è già mossa con il Porto al fine di discutere l’eventuale riscatto del giocatore che la scorsa estate era stato fissato a cinque milioni. L’obiettivo della dirigenza di Corso Vittorio Emanuele sarebbe quello di non andare oltre i tre milioni, dopo un’iniziale offerta di due e mezzo che la società lusitana non ha ritenuto totalmente soddisfacente.

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