Questione di giorni e Andy Polo sbarcherà all’Inter. Il diciannovenne attaccante peruviano, proposto al ds Ausilio da Mattia Terraneo (figlio di Giuliano, ex portiere e dirigente), ha una gran voglia di indossare la maglia nerazzurra. Inizierà con la Primavera, ma sogna di arrivare in prima squadra e di togliersi a Milano grandi soddisfazioni.
Polo, perché ha accettato di firmare per l’Inter?
«Perché è uno dei più grandi club italiani e ha una grande storia. Quanto arriva una proposta del genere, non si può dire di no».
Cosa conosce dell’Inter?
«Ogni calciatore sa quanto ha vinto la squadra negli ultimi anni e nella sua storia. Chiunque sogna di giocare in una formazione del genere, una delle migliori d’Europa».
E della Serie A?
Quali sono le sue caratteristiche?
«Sono un attaccante rapido e in grado di ricoprire più ruoli. Posso essere impiegato sia sulla fascia destra che su quella sinistra, ma sono in grado di giocare anche alle spalle del centravanti. Mi adatto a quello che l’allenatore mi chiede».
Quali sono i suoi idoli nel mondo del calcio?
«Non ne ho uno in particolare perché voglio rubare qualcosa a tutti quelli che ricoprono il mio stesso ruolo. All’Inter avrò l’opportunità di allenarmi con grandi campioni come Hernanes, Palacio e tutti gli altri. Sarà splendido».
Molti sostengono che lei assomigli ad Eto’o. E’ un paragone troppo “pesante”?
Cosa sogna per questa avventura all’Inter?
«Arrivare presto in prima squadra e guadagnarmi il mio spazio. Sarebbe fantastico se la squadra riuscisse a rimontare in classifica e a togliersi una grande soddisfazione a fine campionato».
Dopo Victor Benitez è il secondo peruviano a indossare la maglia dell’Inter.
«E’ un onore. Nel mio paese in pochi hanno la possibilità di far parte di un club di questo livello».
Il suo connazionale Vargas è alla Fiorentina. Gli ha già chiesto qualche consiglio?
«Non conosco Juan di persona, ma l’ho visto più volte in tv ed è un grande calciatore. Come tutti, in carriera ha avuto i suoi alti e bassi, ma adesso sta tornando su ottimi livelli, gli auguro di continuare così a lungo».
Sogna di essere compagno di Vargas in nazionale?
Perché in passato la trattativa con il Genoa non è andata a buon fine?
«Lasciamo stare il passato. Preferisco parlare del presente e del futuro ovvero dell’Inter».
Come ha iniziato a giocare?
«In strada, a Lima, mia città natale. Poi sono andato nella squadra della polizia, nel barrio di Rimac (a nord di Lima, ndr). Il professore che mi allenava mi portò in prova all’Universitario e da lì è iniziata la mia carriera. Il primo anno da professionista è stato molto positivo a differenza del secondo, quando mi facevano giocare lontano dall’area avversaria. L’ultima stagione l’ho disputata con l’Universidad San Martin dove ho trovato tanti amici e ho accumulato altra esperienza».
Adesso è pronto per l’Inter?
Quando arriverà a Milano?
«Il prossimo fine settimana. Sto facendo i documenti. Non vedo l’ora di iniziare».
FONTE Corriere dello Sport