Mediana in difficoltà senza il Cuchu: un campanello d’allarme non solo per il presente

La sconfitta rimediata domenica sera allo Juventus Stadium ha definitivamente confermato tutti i limiti su cui Mazzarri dovrà lavorare per evitare che la stagione inizi a prendere una direzione difficilmente recuperabile.

Oltre alle lacune tecniche e alle amnesie tattiche emerse durante la sfida contro i bianconeri, a influenzare il risultato finale è stata soprattutto la mancanza di giocatori di personalità e carisma che avrebbero potuto gestire meglio le difficoltà che l’undici schierato dal tecnico toscano si è trovato ad affrontare nel corso del match.

Una serata disastrosa in cui l’assenza di un giocatore di spessore internazionale come Esteban Cambiasso ha sicuramente avuto un peso specifico rilevante. Il Cuchu infatti, nonostante il naturale calo fisico rispetto ai fasti del Triplete, risulta ancora un perno imprescindibile per il centrocampo interista: l’unico mediano della rosa in grado di garantire copertura alla difesa, diventando un perfetto collante tra i reparti, e capace di trasmettere la giusta tranquillità alla squadra in moltissime situazioni di gioco.

In questo momento così delicato della stagione c’è più che mai bisogno della sua leadership per riprendere il giusto ritmo in campionato e lo staff sanitario farà il possibile per accorciare i tempi di recupero (ad oggi si prevedono ancora 15-20 giorni ai box, ndr) e per metterlo a disposizione di Mazzarri il prima possibile.

Date le prestazioni finora non soddisfacenti di Taider e Kuzmanovic in quella porzione di campo, l’obiettivo primario per il futuro dovrà essere assolutamente quello di trovare una valida alternativa a Cambiasso: un giocatore più giovane del Cuchu che abbia come caratteristiche principali visione di gioco, senso tattico, carisma e predisposizione al sacrificio e che permetta a giocatori come Alvarez, Kovacic, Guarin ed al neo acquisto Hernanes di esprimere tutte le proprie qualità offensive.

 

 

 

 

 

 

 

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