CALCIOMERCATO/ Inter: Vucinic più di Osvaldo, ma molto dipenderà da Thohir

Cercasi un attaccante valido. Dopo il pareggio senza reti contro il Catania ultimo in classifica non è più un semplice sfizio il desiderio di Mazzarri di rinforzare l’attacco.  Se al termine della partita con il Genoa secondo varie fonti il tecnico toscano avrebbe chiesto con toni accesi ai dirigenti di prendergli al più presto una punta in grado di sbloccare l’attacco interista, dopo il match sonnolente di ieri la sua riflessione non sarà cambiata. Thohir, in tribuna per la terza volta a vedere la sua Inter, ha avuto un’impressione diretta della povertà tecnica della squadra. Magari ora si deciderà a regalare al suo allenatore un paio di acquisti.

Radiografia dei mali interisti: questo è stato per lunghi tratti della gara Inter-Catania. Si è cominciato con la contestazione della Curva, prima pacata (“un applauso a tutti gli interisti“) e poi meno (i tre “consigli a Thohir…“), che hanno mostrato lo stato d’animo attuale dei tifosi, tra rassegnazione e indignazione; poi spazio allo spettacolo del campo, o meglio a una litania prolungata, con qualche minimo acuto di Alvarez e Kovacic, presto risucchiati nella mancanza di fantasia e movimenti della squadra. Il gioco è al minimo sindacale, ma Mazzarri ha ragione quando dice che “anche oggi abbiamo avuto due o tre occasioni clamorose non sfruttate“: una in particolare è capitata a Milito, che davanti al portiere al posto di calciare forte ha tentato un dribbling di troppo facendosi portare via il pallone. Apriti cielo.

Complice anche l’assenza di Guarin, che nei prossimi giorni dovrà decidere definitivamente il suo futuro, con la partita con la Juve che incombe, l’Inter ha manifestato in 90 minuti tutte le sue difficoltà a creare occasioni. Per questo serve un investimento in attacco: perché Milito è ancora lontano parente di quello del triplete; perché Guarin potrebbe non giocare più con la maglia dell’Inter e togliere il suo apporto offensivo alla manovra; perché, aspettando Icardi, Belfodil oggi verrà ceduto al Qpr e mancherà così una quarta punta a completare il reparto.

Le piste aperte restano essenzialmente due: da un lato quella già percorsa che porta a Vucinic. Per il montenegrino la porta non è ancora chiusa: si prospetta un possibile riavvicinamento tra Thohir e Agnelli, con la probabile mediazione di Moratti, per strappare alla Juve un prestito oneroso (2-3 milioni) e riscatto fissato a giugno. L’altra pista porta a Osvaldo, il vecchio pallino di Mazzarri, ora in rottura con il Southampton dopo una rissa in allenamento. L’attaccante della nazionale potrebbe lasciare presto l’Inghilterra, ma per portarlo subito a Milano servirebbe un’offerta di almeno 15 milioni per il suo cartellino.

Mazzarri in questi ultimi giorni di mercato si aspetta un rinforzo, ancora di più ora che Thohir è finalmente arrivato a Milano per occuparsene personalmente. Il nodo resta sempre la volontà di non spendere per aumentare il già preoccupante rosso del bilancio. Serve una soluzione che salvi baracca e burattini, prima di tutti l’attacco (spuntato) dell’Inter.

 

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