Juve ed Inter, una rivalità tra mercato, tifosi e giustizia sportiva

Lo scambio mancato tra Vucinic e Guarin non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco in un rapporto già non idilliaco come quello tra Juventus ed Inter, che negli ultimi anni si è incrinato sempre di più. Non solo in campo per la classifica o il campionato, non solo tra i tifosi negli scontri diretti ma anche tra i presidenti e le società non c’è un’innata simpatia. Come scrive oggi il Corriere dello Sport, le ruggini sono ormai di vecchia data ma il caso vuole che queste si rinnovino spesso e volentieri, in particolar modo in sede di mercato. La bagarre vera e propria scoppia dopo Calciopoli quando gli scudetti revocati alla Vecchia Signora vanno di diritto a Moratti. Non basta l’ironia per stemperare i toni: è un vero e proprio affronto, che mina l’orgoglio allora già fragile dei bianconeri.

Il 28 aprile 2010 scoppia persino una battaglia legale, i cui toni inizialmente sono più pacati del previsto. Moratti e Marotta però, non se le mandano a dire: tra di loro c’è Giancarlo Abete che cerca di fare da paciere ma con scarsi risultati. La Giustizia fa il suo corso ma non cambia la decisione. Il 14 novembre 2011 la Juventus presenta ricorso al Tar, chiedendo alla Figc un maxi risarcimento per un danno subìto di circa 444 milioni di euro. In seguito su proposta di Agnelli, viene riunito un tavolo della pace che però non sortirà gli effetti sperati. La rivalità è già accesa ormai e sembra che per ora non abbia davvero fine.

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