Branca, ruolo defilato nella querelle Guarin-Vucinic. L’addio è sempre più vicino

Quando le cose vanno storte c’è sempre un colpevole. Se il popolo nerazzurro processasse Marco Branca, Marco Fassone e Piero Ausilio, il verdetto del giudice sarebbe chiaro e nitido: colpevoli! Effettivamente il magico trio del mercato nerazzurro ha fatto fare una figuraccia non di poco conto alla società e al tycoon indonesiano nella prima vera trattativa della nuova gestione.

In realtà, nella ormai celebre telenovela Vucinic-Guarin, Marco Branca ha recitato una parte da comprimario. La suddetta operazione di mercato è stata condotta principalmente da Fassone e Ausilio e sembra che sia stato proprio il primo a proporre lo scambio a Marotta. Il d.t. si è limitato a osservare lo sviluppo della vicenda e, anche ieri, durante la dura contestazione dei tifosi sotto la sede dell’Inter, non era presente all’incontro. La sua assenza in un momento così delicato per la società nerazzurra lascia più di qualche perplessità sul suo futuro in corso Vittorio Emanuele.

Negli ultimi anni, con i risultati che non arrivavano più e una serie di sessioni di mercato portate avanti senza seguire un filo logico, Branca è diventato il bersaglio principale dei tifosi. Nell’era post Triplete, il dirigente originario di Grosseto, nel tentativo di coniugare esigenze finanziarie e obiettivi sportivi, si è macchiato di una serie errori di non trascurabile rilevanza: i tanti acquisti sbagliati e la mancata valorizzazione dei giovani talenti usciti dalla cantera interista sono le colpe maggiori da accreditargli.

Le ultime vicende, però, hanno mostrato un Branca in disparte, quasi “separato in casa“. Se ci pensate bene, chi dovrebbe normalmente seguire una trattativa di tale importanza, se non il capo dell’area tecnica? E poi, chi dovrebbe dare delle risposte e placare l’animo dei tifosi che si interrogano sull’accaduto? Nella trattativa Guarin-Vucinic, però, non è accaduto nulla di tutto questo. E’ l’ennesima dimostrazione di incompetenza e inadeguatezza al ruolo o qualcosa, forse, sta cambiando?

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