Altro errore decisivo per Ranocchia. Per lui un futuro lontano da Milano?

L’Inter non poteva cominciare il nuovo anno in modo peggiore e la sconfitta rimediata all’Olimpico contro la Lazio sa tanto di carbone in questa amara Epifania. Un risultato di misura sulla carta, ma pesante sia per il morale che per la classifica. La squadra di Mazzarri, infatti, relegata al sesto posto e scavalcata anche dal sorprendente Verona di Mandorlini, vede allontanarsi ancor di più la zona Champions, distante ora otto punti .

I nerazzurri non sembrano aver trovato quell’equilibrio tanto cercato dal tecnico toscano: a risentirne è soprattutto il reparto difensivo, come testimoniato dalle tante, troppe reti subite. Il primo a finire sul banco degli imputati è Andrea Ranocchia, reo di aver lasciato troppo spazio a Klose in occasione dell’azione che ha portato al gol decisivo. Questo errore si va ad aggiungere alle tante altre incertezze che hanno macchiato fin qui la sua esperienza milanese. Il difensore italiano sembra ancora lontano dalla sua definitiva consacrazione, non avendo ancora dimostrato di possedere sicurezza e personalità, qualità necessarie per guidare il reparto arretrato nei momenti di maggiore difficoltà.

Presentato al suo arrivo come uno dei talenti più promettenti del panorama calcistico italiano, Ranocchia non è mai riuscito ad indossare le vesti di leader della difesa interista come, invece, i tifosi della Beneamata si sarebbero aspettati. Il quadro è completo se si pone in rilievo anche la sua scarsa propensione a giocare in una linea a tre. Le ormai innumerevoli sbavature viste in campo portano a non escludere una cessione del numero 23 nerazzurro, visto l’interessamento del Chelsea di Josè Mourinho, oltre a quello ormai noto di Antonio Conte, che lo accoglierebbe volentieri nella sua Juventus.

L’Inter, di certo, non lo lascerà partire con tanta facilità ma, per poter dire la sua in questa sessione di calciomercato, la società di Corso Vittorio Emanuele dovrà prima far cassa e, insieme a Fredy Guarin , Ranocchia sembra essere il possibile agnello sacrificale.

Non resta che aspettare di vedere quali saranno le prime mosse di Erick Thohir che, ora, dovrà costruire la sua nuova Inter. E per quello che si è visto, c’è ancora tanto da lavorare.

Filippo Mauro

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