Samaden: “Abbiamo saputo soffrire insieme. Che soddisfazione i gol di Palazzi e Bonazzoli”

Dal nostro inviato allo stadio “Brianteo” Claudio Brambilla

La Primavera interista, capitanata da Salvatore Cerrone, riesce nell’impresa di battere i cugini rossoneri e accedere alla semifinale di Tim Cup, dove dovrà affrontare la già qualificata Lazio.

Al termine della gara si è presentato ai nostri microfoni Roberto Samaden, responsabile del prolifico settore giovanile nerazzurro: “Grande soddisfazione, è stata una partita in cui abbiamo saputo soffrire. Una prestazione non eccelsa dal punto di vista tecnico, anche perché di fronte avevamo una squadra organizzata e con giocatori di grande livello”.

Prima il vantaggio firmato da Puscas, imbeccato dall’assist di Eguelfi; poi, nel secondo tempo, un calo di concentrazione ha portato al meritato pareggio rossonero: “Forse il passare in vantaggio subito ci ha un po’ penalizzati, perchè abbiamo rinunciato a far la partita e la nostra squadra ha la necessità di condurre il gioco. Aldilà della vittoria, sono contento perché abbiamo saputo soffrire quando il rischio era quello di crollare nel momento del pareggio. La squadra ha reagito e, pian pianino, è tornata ad essere presente nell’area avversaria”.

I novanta minuti non sono stati sufficienti a decretare un vincitore. Nei tempi supplementari, ci hanno pensato Palazzi e Bonazzoli (partito dalla panchina ndr) a guidare la riscossa interista: “E’ grande la soddisfazione che abbiano segnato due ragazzi come Palazzi e Bonazzoli che sono, dall’età di sei anni, nel nostro settore giovanile. Sono ragazzini che da tanti anni sono da noi, sono stati cresciuti da tutti i nostri allenatori e danno il senso a quella che è la nostra prerogativa, ovvero cercare di selezionarli sin da piccoli grazie al grande lavoro di Giuliano Rusca e di crescerli grazie ai nostri allenatori.

A guardare dalla tribuna i talenti del futuro il neo presidente Erick Thohir: “Siamo contenti per lui, ma anche per il dottor Moratti perché, pur non essendo presente oggi, ci è sempre vicino e chiede informazioni giornalmente. Il nostro compito è quello di formare i giocatori aldilà del risultato che conterà maggiormente domani. Noi dobbiamo preoccuparci di fornire calciatori alla prima squadra e, da questo punto di vista, possiamo stare tranquilli per tanti anni perchè ne abbiamo davvero tanti”.

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