Una domenica fallimentare

Arrivato il momento di fare quel passo importante per agguantare un obiettivo fondamentale per il percorso intrapreso, non ne siamo stati capaci, per questo la domenica nerazzurra la possiamo descrivere come: fallimento totale. Quello di ieri non è un punto preso fuori casa che smuove la classifica, non sono due punti persi su un campo ostico, ma il mancato aggancio al Napoli che ci avrebbe dato morale e avrebbe fatto capire alle dirette concorrenti che l’Inter c’è, dando, inoltre, un distacco, in una lotta a punti, alla Fiorentina fermata dall’Udinese.

La squadra di ieri è mancata di mordente, troppi tripli, quadrupli, quintupli “doppi passi”, quasi a far capire di essere fenomeni, quando di fenomeni in campo non c’è nessuno, se non Handanovic, anche ieri sempre pronto e migliore in campo, Cambiasso e Palacio, tre “vecchietti” che fanno ad oggi la differenza, tutto il resto è noia. Vero, la sfortuna chiamata “legni”, ma anche gol mangiati, a mio avviso perché andati in campo senza quel carattere che Mazzarri, visto che caratterialmente non si discute, dovrebbe trasmettere.

C’è tanto da cambiare e da correggere se si vuole arrivare in Champions e cercare di creare una squadra in grado di puntare a far bene in Europa come vuole il nuovo Presidente. Portiere a parte, che probabilmente verrà sostituito da Bardi, la difesa va rivista in tutti i suoi singoli, al centrocampo manca qualità e in attacco un centrocampista impalpabile, Guarin, e una seconda punta come Palacio, non possono competere con i vari Tevez, Llorente, Higuain, Totti e Rossi, in attesa di Gomez, per tutta la stagione.

L’allenatore ha sbagliato, a mio avviso, nell’impiegare Campagnaro, la partita più brutta da quando è all’Inter; poteva tranquillamente provare Andreolli o arretrare Cambiasso, oppure giocare con quella difesa a quattro che arricchirebbe solo il suo bagaglio calcistico senza intaccare il suo “credo”. Abbiamo giocato fin quasi al novantesimo con tre marcatori e loro con una punta, Cristaldo prima, Bianchi poi, che erano tranquillamente marcabili da un solo giocatore, visto che Diamanti e Kone giocavano molto più arretrati.

Per ora va tutto bene, ma nei momenti, e ci saranno, più difficili, saranno guai se il buon Thohir non spenderà denaro fresco tra poco più di un mese.

 

Christian Recalcati

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