Nella rivoluzione societaria nerazzurra chi ne esce rinforzato è l’allenatore

Articolo davvero interessato quello pubblicato stamane dalla Gazzetta dello Sport che analizza i primi cambiamenti sostanziali in casa Inter dall’avvento del nuovo presidente Erick Thohir. Se i valori infatti sono rimasti gli stessi così come le motivazioni, si aggiunge un grande progetto in crescita e la stima incondizionata verso Walter Mazzarri, che sta lavorando davvero benissimo con il gruppo nerazzurro.

Non solo attestati di stima di tutto il mondo del calcio e non solo, risultati ed anche una cura particolare di ogni dettaglio fanno sì che il tecnico si stia guadagnando anzitempo la riconferma sulla panchina interista, a conferma della scelta ricaduta su di lui ed effettuata dalla società già alla fine della scorsa stagione. Così diversi ma anche così simili: Mazzarri e Thohir parlano la stessa lingua, quella di una squadra vincente e del bel calcio, delle soddisfazioni che arriveranno quanto prima. Ed in particolar modo, sono uniti da un aspetto fondamentale, la forza del gruppo, che se unito riesce a superare ogni difficoltà e raggiungere ogni traguardo. Quindi profilo basso, attenzione invece sempre ben alta, così come la tensione agonistica: l’allenatore gode sì di fiducia incondizionata ma non può proprio sbagliare.

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