Moratti-Thohir: tutti i numeri dello storico passaggio di consegne

L’ultima domanda della conferenza stampa, l’unica in inglese, arriva quando Massimo Moratti si sta già alzando per le ultime foto di rito. Con il sorriso sulle labbra, il presidente onorario acconsente ad ascoltare “the last question”.

La domanda, posta da Stephen Jewkes, giornalista di Reteurs, riguarda la parte economica del cambio di proprietà, con la richiesta di maggior chiarezza su dettagli quali, ad esempio, la ricapitalizzazione societaria. Sempre con il sorriso sulle labbra, e forse anche sorpreso da una domanda così fredda, si consulta brevemente con Thohir e congeda il giornalista con un “preferiremmo non parlare adesso di questi aspetti”.

Non era giustamente né il luogo, né tantomeno il momento di fare una domanda del genere all’emozionatissimo ex patron nerazzurro. A mente fredda, però, sono cominciati a spuntare i primi dettagli dell’operazione. Come viene riportato da Marco Bellinazzo, giornalista de “Il Sole 24 Ore” esperto di economia sportiva, lo scorso venerdì è stato ratificato il passaggio del 70% del club all’International Sports Capital consortium, società veicolo di proprietà della cordata indonesiana guidata da Erick Thohir, per una cifra vicina ai 250 milioni.

Questi soldi si dividono sostanzialmente in due parti: un’iniezione di 75 milioni, per incrementare il capitale sociale da 4,5 a 15 milioni e costituire poi riserve per circa 64,5 milioni. La seconda parte consiste in 180 milioni di debiti, che gli indonesiani hanno deciso di accollarsi. Moratti, per i primi mesi e per il mercato invernale, contribuirà a finanziare con un investimento di 25 milioni di euro.

La valutazione complessiva della società Inter, a oggi, è quindi di 350 milioni di euro, suddivisa tra il 70% di Thohir e soci, 28,3% per la famiglia Moratti, l’1,6% per la Pirelli e lo 0,1% diviso tra i piccoli azionisti. La situazione finanziaria non è comunque delle più rosee per la società nerazzurra, visto che il bilancio chiuso lo scorso 30 giugno indicava debiti per 432 milioni, ma lo smaltimento di una prima parte di questi debiti, e soprattutto la nuova impronta commerciale che gli indonesiani vogliono dare al brand Inter, possono far ben sperare in un futuro ricco non solo di successi sportivi.

 

Simone Calice

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