Angelomario Moratti, un vicepresidente deciso e dal basso profilo

Massimo e Angelomario MorattiL’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport dedica una bella mezza pagina ad Angelomario Moratti, nuovo vicepresidente dell’Inter. Ne crea un profilo preciso, sia caratteriale che tecnico, partendo proprio dalla sua attitudine un po’ schiva e riservata nel rapportarsi con i media e gli addetti ai lavori. Sicuramente un bene, lui che ha l’Inter nel sangue e nel destino. Quarant’anni, rappresenterà la terza generazione dei Moratti presenti in società, con un posto ben saldo al cda e come vicepresidente, rifiutando altre cariche altisonanti sulla carta ma comunque prive di potere decisionale.

Dal temperamento poco umorale ma sensibile, Angelomario ha instaurato subito un ottimo rapporto con il suo coetaneo Erick Thohir che nei messaggi lo chiama persino “Bro” (fratello nello slang inglese ndr). Quando c’è da prendere posizione però, lo fa senza indugi come quando dovette ricucire lo strappo dello scorso 25 luglio quando la trattativa con l’indonesiano rischiava di andare a monte. Il bene dell’Inter prima di tutto insomma, così come quello della famiglia alla quale è da sempre molto legato. Per il resto ci sarà tempo, con un unico e forte imperativo: con il nerazzurro non si scherza.

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