L’Inter corre sulle fasce: Jonathan e Nagatomo le armi segrete della banda Mazzarri

Jonathan e NagatomoUna solida difesa a tre, due incontristi, un centrocampista con spiccate doti di inserimento, due esterni abili in entrambe le fasi di gioco e una mezza punta con il compito di affiancare l’unico attaccante di ruolo in campo. Questi gli ingredienti essenziali del 3-5-2 diventato nel tempo il vero marchio di fabbrica di Walter Mazzarri.

L’allenatore toscano ha fatto di questo schema tattico il perno della propria filosofia calcistica, tanto da riproporlo costantemente nei molteplici anni di gavetta in giro per l’Italia. Dopo le prime dodici giornate di campionato vissute sulla panchina dell’Inter, il tecnico di San Vincenzo ha dimostrato di averlo già inculcato ottimamente nella mente dei suoi nuovi giocatori.

La retroguardia nerazzurra sembra essersi lasciata alle spalle le difficoltà incontrate durante la passata stagione, mentre in mezzo al campo spiccano la splendida condizione ritrovata dal “Cuchu” Cambiasso e la consacrazione di Ricky Alvarez, passato repentinamente da oggetto misterioso a protagonista indiscusso. L’attacco è retto dal solo Palacio, autore già di sette gol e in linea con i grandi attaccanti che Mazzarri ha fatto esplodere sotto la propria guida (vedi Bianchi a Reggio Calabria e Cavani a Napoli ndr).

Tra gli aspetti positivi che hanno permesso all’Inter di posizionarsi nella parte alta della classifica, quello che sta sorprendendo maggiormente gli addetti ai lavori è sicuramente l’apporto offerto dagli esterni nerazzurri.

Yuto Nagatomo a sinistra e il rinato Jonathan a destraun duo che ha permesso alla compagine guidata da Full Metal Walter di conquistare, grazie ad assist e gol decisivi, ben 10 dei 25 punti totalizzati fino a questo momento. Entrambi, infatti, sono risultati determinanti sin dalla trasferta di Catania, durante la quale il brasiliano ha fornito, dopo una percussione sulla fascia, il pallone dello 0-1 al Trenza. Il piccolo samurai di Saijo ha successivamente chiuso il match, siglando con un preciso colpo di testa la rete del doppio vantaggio.

Yuto e Johnny si sono, poi, messi in evidenza sia contro la Fiorentina, quando il 27enne carioca ha piazzato la stoccata decisiva a pochi secondi dalla fine, sia nell’amaro 1-1 di Trieste. Contro il Cagliari, l’ex terzino del Cesena è stato abile a trovare sotto porta il neo entrato Icardi che ha dovuto solo appoggiare in rete il pallone.

Ultima in ordine cronologico è la vittoria conquistata a discapito del Livorno grazie ad un cross dell’ex Santos spinto in rete dal maldestro intervento di Bardi e al raddoppio firmato dal “motorino” giapponese.

Il loro contributo ha inciso sul risultato anche in altre circostanze, come dimostra l’assist di Nagatomo per la rete di Palacio che ha aperto la goleada contro il Sassuolo o il tiro di Jonathan che, deviato da Moras, ha sbloccato il match contro il Verona.

Quattro partite decise dall’impensabile duo che, grazie agli schemi introdotti dal nuovo tecnico della Beneamata, sta vivendo una stagione da assoluto protagonista.

Nonostante fosse risaputa l’importanza degli esterni nel gioco di Mazzarri, nessuno avrebbe potuto immaginare un simile inizio.

 

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